"In Italia non ci sono le stesse opportunità di diventare genitore di chi vive in Svezia". La soluzione di Francesco Billari al Festival dell'Economia
Esiste un gap elevato tra desiderio di genitorialità e la sua realizzazione concreta

TRENTO. Favorire la concorrenza, abbassando i prezzi al consumo dei prodotti più utilizzati dalle famiglie numerose, rendere gratuito l'accesso per gli asili nido, come per la scuola primaria ed infine più trasparenza. Questa la ricetta di Francesco Billari, demografo dell'Università Bocconi di Milano e per anni direttore del dipartimento di Sociologia a Oxford, per favorire il tasso di fecondità nei paesi dell'Europa mediterranea.
Ne ha parlato durante l'incontro del Festival dell'Economia dal titolo “Diventare genitori: quali pari opportunità?”.
C'è disuguaglianza anche nel diventare genitori? Gli studi portati avanti dal professor Billari lo confermano. Chi vive in Italia non ha le stesse opportunità di diventare genitore di chi vive in Svezia. Fino a dieci anni fa era più alto il tasso di natalità in Sicilia che in Lombardia. Oggi è il contrario. "Quel Sud Italia, quello che contribuiva massicciamente alle nascite in Italia, prevedo che non tornerà più. Molte zone, come già oggi in paesi come la Romania, rischiano di spopolarsi" dichiara con franchezza Billari.
La sua disamina è partita lambendo di striscio il quesito se diventare genitori sia un diritto. Lo è almeno se ci riferiamo alla cosiddetta "salute riproduttiva", per restare al tema principale di questa edizione del Festival. Quello che più salta agli occhi dalla grande mole di dati presentata e sintetizzata dal professor Billari, è il gap tra desiderio di genitorialità e la sua realizzazione concreta.
Gli europei dichiarano in media di desiderare più di due figli, ma le statistiche attribuiscono a ogni coppia 1,5 figli. Nei paesi dove si sta meglio, per welfare e lavoro, si fanno più figli. In Francia, Svezia, Regno Unito, Danimarca e Belgio quasi due figli per coppia. Sotto quota 1,4 Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Le donne europee che hanno un alto tasso di istruzione hanno molte più possibilità di diventare madri. Nei paesi mediterranei anche avere fratelli e sorelle diventa un elemento di rischio in più sul fronte della povertà. In Svezia chi ha fratelli, invece, ha addirittura più possibilità - dicono le statistiche - di arrivare alla laurea