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Crisi Sea, salvati 82 posti di lavoro, in arrivo anche gli stipendi arretrati

Tutti i lavoratori del settore consulenza e servizi passano alla newco controllata da Ecoopera. Sindacati: “Accordo positivo che ha salvaguardato l'occupazione”

Di Luca Andreazza - 16 febbraio 2017 - 20:39

TRENTO. Ottantadue lavoratori della Sea spa possono tirare un profondo sospiro di sollievo, i loro posti di lavoro sono salvi e da giovedì 16 febbraio passano alla nuova società Sea srl consulenza e servizimantenendo le stesse condizioni retributive, contrattuali e di inquadramento: “Si è raggiunta un'intesa positiva - spiegano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs con Fiom, Fim e Uilm - che ha permesso di salvaguardare l'occupazione di un numero consistente di lavoratori e si sono evitati i licenziamenti. Nasce una newco molto competitiva che nei prossimi anni potrà ulteriormente ampliare il proprio business nel settore della medicina del lavoro”.

 

La newco controllata al 100% da Eccopera ha firmato il contratto per l'affitto del ramo d'azienda della società per azioni guidata da Luca Maurina e la quasi totalità dei dipendenti passa alla nuova società, mentre restano ancora in capo alla vecchia società i 12 lavoratori del settore costruzioni e bonifica, due unità operative in Trentino e gli altri dieci tra Puglia e provincia di Alessandria. Una ventina di dipendenti si sono nel frattempo dimessi volontariamente.

 

"Abbiamo concluso - dice Fabio Bertolissi di Fisascat Cisl - una trattativa complessa in tempi molto rapidi, completando un intenso lavoro di squadra visto i tanti attori al tavolo. Da questa crisi è nata un'opportunità e i lavoratori possono fare un salto di qualità in questo comparto: si tratta di una importante realtà nazionale che si pone come del leader del settore, un modello da esportare anche a livello europeo". 

 

L'affitto avrà durata fino a giugno 2018, prorogabile per ulteriori sei mesi fino al 31 dicembre. Entro la fine del contratto la newco si impegna inoltre a fare un'offerta d'acquisto irrinunciabile del ramo d'azienda.

 

"Siamo molto soddisfatti - prosegue la Cisl - per l'accordo raggiunto in quanto la sede delle intere operazioni resta a Trento per un lavoro tanto oscuro quanto prezioso per la comunità".

 

I dipendenti, come noto, sono senza stipendio da dicembre e l'accordo prevede che siano pagate le spettanze di gennaio, mentre lo stipendio di dicembre, la tredicesima mensilità e metà febbraio restano ancora in carico a Sea spa.

 

"Ora - conclude Bertolissi - terremo la situazione monitorata e non abbasseremo la guardia".

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