Nato nel 2000, il Palio delle Contrade è il pioniere delle feste monotematiche
Il Palio delle Contrade si prende un anno sabbatico forzato. Nasce da un vero avvenimento storico: la battaglia vinta dal Trentino contro la Serenissima Repubblica di Venezia

TRENTO. Palio delle Contrade. Il 2016 perde uno degli appuntamenti storici di Trento. Quindici edizioni alle spalle e riconoscimento a livello internazionale e nazionale. La città vede sfumare 20.000 persone nel week-end del Palio per un milione di indotto fra bar, ristoranti e alberghi cittadini. Visitatori da ogni parte d'Italia, ma anche da Germania, Inghilterra e Austria.
“Il Palio delle Contrade rappresenta per la nostra associazione Amici della città un momento di festa finale per la nostra attività nel corso dell'anno. - afferma Stefano Grassi, presidente del comitato organizzatore Amici della città – Un momento a nostro avviso importante per la promozione aggregativa e sociale con come punto di partenza un fatto storico realmente accaduto e decisivo per la storia delle nostre tradizioni”.
Il Palio delle Contrade affonda infatti le radici nella battaglia combattuta ai piedi di Castel Beseno, quando il 10 agosto 1487 il Principato Vescovile di Trento e le forze della Confederazione Tirolese ottennero una storica vittoria sulla Serenissima Repubblica di Venezia in espansione verso Trento.

“Questo importante evento bellico ed i successivi festeggiamenti della vittoria istituiti dalla Contrade sono la radice storica restituita alla città dalla disfida del Palio – prosegue Grassi - Il Palio riprende infatti i festeggiamenti di quella vittoria, che inoltre si sono protratti puntualmente fino al 1919. La fiera comprendeva inoltre sfilate e manifestazioni, coreografie, gare di tiro a segno e tanto altro”.
L'associazione Amici della città ha verificato minuziosamente gli aspetti storici e ricostruito fedelmente l'abbigliamento: “Nel 1999 abbiamo ristabilito le contrade e già nel 2000 Siamo stati i primi organizzatori nell'intera provincia a proporre una festa monotematica, in questa caso medievale e dopo 15 anni cala il sipario, con la speranza di esserci l'1, 2 e 3 settembre 2017” - conclude il presidente dell'associazione - “Si tratta di un importante fatto storico e sono tanti i segni in Trentino, come il monumento onorario presso l'altare grande in Duomo, le pale al Castello del Buoncosiglio e nella chiesa parrocchiale di Calliano oppure il Codice Clesiano, ma anche all'estero come la testimonianza nella chiesa di corte di Innsbruck”.