Cane trucidato a Cosenza, la protesta sbarca anche a Trento
Alcune persone si sono riunite davanti al Tribunale con striscioni e manifesti per chiedere giustizia per Angelo un povero cane ucciso da dei ragazzi. Su change la petizione online

TRENTO. Anche Trento scende in piazza per Angelo, il cane brutalmente ucciso a fine giugno da quattro giovani ragazzi in provincia di Cosenza. Un gruppo di persone, infatti, si è unito nel primo pomeriggio di fronte al tribunale al "Movimento etico tutela animali e ambiente", per chiedere giustizia nei confronti dell'animale.

Il caso ha scandalizzato tutta Italia e spopolato sui social, dove centinaia di attivisti stanno condividendo a piena voce la causa animalista. Su Facebook è nata la pagina “l'urlo di Angelo”, mentre sul sito Change è stata lanciata una petizione per la condanna dei giovani, la quale ha raggiunto quasi le 167mila firme e punta dichiaratamente alle 200mila.
Era la fine di giugno quando quattro ragazzi calabresi, annoiati e senza idee, hanno deciso di divertirsi appendendo per il collo un cane randagio ad un albero. Poi hanno iniziato a bastonarlo e lo hanno seviziato: ma Angelo, inconsapevole e inerme, ha scodinzolato fino alla fine. Il tutto è stato ripreso proprio dai ragazzi che in seguito hanno postato il video sui social con fierezza, come fosse un simbolo della loro forza: un'inconsapevole autodenuncia che ha scatenato l'indignazione generale. Anche Trento, dunque si unisce simbolicamente alla protesta. Per partecipare alla petizione ecco il link.