Tentato femminicidio in Trentino, condanna confermata ma pena ridotta al 40enne che cercò di strangolare la moglie con una corda
L'uomo era stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione, oggi la riduzione in Corte d'Appello. A fine novembre 2022 ha raggiunto la moglie sul luogo di lavoro, aveva atteso fosse sola ed ha tentato di strangolarla con una corda. Nello zaino aveva un grosso coltello da cucina, una bottiglia di acido muriatico ed una di benzina, un paio di manette ed uno spray antiaggressione

TRENTO. Condanna confermata per tentato omicidio, aggravato da premeditazione, con stalking e porto abusivo di armi, per un uomo di 40 anni che alla fine del 2022 aveva tentato di uccidere la moglie strangolandola.
Nelle scorse ore, infatti, si è svolta davanti alla Corte d'Appello di Trento, l'udienza a seguito di impugnazione della condanna dell'uomo. In appello, oltre alla conferma del reato, si è arrivati però anche ad una riduzione della pena che passa da 6 anni a 4 anni e 2 mesi.
L'imputato ha proposto un concordato d'appello accolto dalla Corte nel quale rinuncia a tutti i suoi motivi di impugnazione relativa al merito, concordando in questo modo una pena complessiva che passa, come già detto dai 6 anni a 4 anni e 2 mesi.
LA VICENDA
La vicenda è avvenuta a fine novembre 2022 anche se la situazione era monitorata da tempo dalle forze dell'ordine viste le continue minacce del 40enne nei confronti della moglie (difesa dall'avvocato Nicola Zilio), riferitele direttamente ma anche tramite conoscenti comuni.
L’Autorità Giudiziaria di Trento aveva emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa, misura che i Carabinieri, però, non hanno fatto in tempo a notificare che, lo stesso giorno della sua emissione, l’uomo, ha raggiunto la moglie sul luogo di lavoro, ha atteso fosse sola ed ha tentato di strangolarla con una corda.
Le urla disperate della donna hanno attirato un lavoratore che si trovava proprio fuori dal palazzo, e così l’uomo, allentata la presa solo pochi istanti prima fosse troppo tardi, si è dato alla fuga.
I Carabinieri in poco tempo sono riusciti a rintracciarlo ed a sottoporlo a perquisizione trovandolo ancora in possesso della corda con la quale aveva tentato di strangolare la moglie e di uno zaino con all’interno un grosso coltello da cucina, una bottiglia di acido muriatico ed una di benzina, un paio di manette ed uno spray antiaggressione.
Nel gennaio dello scorso anno l'uomo era stato condannato a 6 anni di reclusione con una riduzione avendo l’uomo offerto all’udienza un risarcimento parziale di 20 mila euro che è stato valorizzato dal Giudice per la concessione delle attenuanti. Il giudice aveva anche condannato l'uomo al risarcimento complessivo di 40 mila euro in favore della ex-moglie e di due figli, tutti costituitisi parte civile nel processo.
Ora la sentenza in Corte d'Appello con la riduzione della pena a 4 anni e 2 mesi.