"Cosa significa essere umani?", Ugo Morelli protagonista a "Conversazioni d'autore" per la rassegna della Banca per il Trentino Alto Adige
Saggista e psicologo studioso di Scienze cognitive, Ugo Morelli attualmente insegna Scienze cognitive applicate all’Università di Napoli Federico II. A Palazzo Benvenuti un altro appuntamento di "Conversazioni d'autore"

TRENTO. Altra tappa di "Conversazioni d'autore", la rassegna della Banca per il Trentino Alto Adige in collaborazione con la Consulta dei soci prosegue con Ugo Morelli.
L'appuntamento è in calendario alle 18 di mercoledì 27 novembre in sala Nones di Palazzo Benvenuti a Trento con la presentazione del libro “Cosa significa essere umani?“ scritto da Ugo Morelli e Vittorio Gallese, Raffaello Cortina Editore.
All’incontro parteciperà Ugo Morelli saggista e psicologo studioso di Scienze cognitive, già docente di psicologia del lavoro all’Università di Bergamo; attualmente insegna Scienze cognitive applicate all’Università di Napoli Federico II.

Con Ugo Morelli converseranno Fausta Slanzi e Enrico Franco. L’entrata è libera e gratuita fino ad esaurimento posti. Alla fine dell’incontro è proposto un brindisi.
E' un saggio particolarmente interessante quello scritto a quattro mani da Ugo Morelli e Vittorio Gallese. Propone l’analisi di “una rivoluzione della portata di quella copernicana che è sotto i nostri occhi. Coinvolge ognuna e ognuno di noi e ridefinisce alla radice cosa siamo come esseri umani. Dal primato del soggetto scopriamo la centralità della relazione e che ‘l’io’ che pensavamo di essere derivava dai ‘noi’ di cui siamo parte; oltre la centralità della mente riconosciamo di essere un corpo; scopriamo l’origine della conoscenza nella nostra capacità di azione e movimento; ci accorgiamo che non siamo sopra le parti ma parti del tutto nei paesaggi della nostra vita; constatiamo che dietro ogni pensiero c’è un’emozione; scopriamo che l’empatia ci precede e contiene, nel bene nel male, e che quella risonanza sottende le nostre possibilità di comprenderci, amarci, cooperare ma anche offenderci e farci del male; ci riconosciamo capaci di immaginazione e finzione e scopriamo, incarnata e corporea, la bellezza che ci conduce alla possibilità di creare l’inedito".
L’ultimo appuntamento della sessione autunnale di “Conversazioni d’Autore” è in calendario il prossimo 4 dicembre con Piero Badaloni e il suo libro “Quando il passato non vuole passare. I crimini del franchismo tra rimozione e memoria”, Le Piccole Pagine editore.