Al Teatro Comunale di Pergine arriva l’autrice del corpo Silvia Gribaudi con "Graces"
Spettacolo pluripremiato, “Graces” è una performance ispirata alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817

PERGINE VALSUGANA. Il Circuito Danza del Trentino Alto Adige programmato dal Centro servizi culturali S. Chiara fa tappa lunedì 2 dicembre a Pergine. Sul palco del Teatro Comunale salirà Silvia Gribaudi con il suo Graces, progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817 (Qui info e biglietti).
Spettacolo pluripremiato, vincitore del Premio Danza&Danza 2019 come “Produzione italiana dell’anno” e dell’azione CollaborAction#4 2018/2019, oltre a essere stato selezionato a Nid Platform 2019, prodotto da Zebra, in coproduzione con Santarcangelo Festival, Graces è stato realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker), che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato attraverso tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
In scena tre corpi maschili, tre danzatori (Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.
In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi, che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Con Graces Silvia Gribaudi porta sul palco un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. La sua ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia- erano infatti creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.