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Al Teatro Comunale di Bolzano approda la Compagnia Zappalà Danza con “Après-midi d’un faune | Bolero | Le Sacre du Printemps”

Il celebre coreografo di fama internazionale, Roberto Zappalà, porta sul palco del Comunale la trilogia dell’estasi: tre grandi composizioni classiche che hanno segnato il percorso coreografico dello scorso secolo

Foto di Serena Nicoletti
Pubblicato il - 11 novembre 2024 - 10:34

BOLZANO. Prosegue la programmazione di danza 2024/25 del Centro servizi culturali S. Chiara, che martedì 12 novembre avrà l’onore di ospitare sul palco del Teatro Comunale di Bolzano il coreografo di fama internazionale Roberto Zappalà con Après-midi d’un faune | Bolero | Le Sacre du Printemps, un progetto che vede Zappalà affrontare la trilogia dell’estasi: tre grandi composizioni classiche, e per lui anche “sacre”, che hanno segnato il percorso coreografico (e anche musicale) dello scorso secolo,

Le tre creazioni che hanno come comune denominatore il linguaggio chiaro e selvaggio di Zappalà sono Il pomeriggio di un fauno – Boléro – La sagra della primavera e verranno tutte presentate nella stessa serata.

 

La sfida e la scommessa di questa trilogia a posteriori è quella di trovare un nuovo immaginario che, senza negare per partito preso il passato, vuole non modernizzare ma, forte della maturità acquisita, personalizzare un mondo che ha già un potere evocativo immenso.

Oltre al linguaggio specifico del coreografo, diventa così importante se non fondamentale il lavoro sullo spazio, creando un “dispositivo scenico” che, volta per volta, performance per performance limita, amplifica, modifica, la danza creata dal coreografo.

 

Per fare un esempio il primo tassello della trilogia, già rappresentato in forma di studio nella meravigliosa versione pianistica suonata da Leonardo Zunica, L’après midi d’un faune di Debussy, viene danzato in uno spazio ristretto, con quello che questo comporta in limitazione dello spazio scenico e coreografico.

 

Come sempre per Zappalà l’accento è sulle relazioni umane, sui rapporti tra uomini e donne: negati, esaltati, violati in una “riflessione” coreografica sulle derive della società contemporanea. Il primo mobile concettuale della creazione, trae ispirazione da un tragico fatto di cronaca accaduto durante una festa in una villa nella campagna romana agli inizi del 2021, sul quale si innesta un’evocazione dell’iconica sequenza della festa in “Eyes wide shut” di Kubrick.

 

Il riferimento/omaggio a Kubrick, esplicito nell’impianto visuale del Boléro, coniuga l’ossessività della melodia di Ravel a una danza dove l’aspetto rituale presente nel film è trasfigurato ed esaltato dall’immaginario visivo e coreografico di Zappalà.

Un unico set scenico ospita la creazione, creazione che al contempo racchiude rispettivamente l’esclusione, il corteggiamento e l’erotismo nel L’après midi d’un faune; l’inclusione, il vizio, la lussuria nel Boléro, e infine la persecuzione e il sacrificio nel Sacre du Printemps. Il Centro servizi culturali Santa Chiara avvisa il pubblico che lo spettacolo contiene una breve scena di nudo integrale.

 

I biglietti sono acquistabili online sulla piattaforma Ticket (Qui info) e alle biglietterie del Centro S. Chiara.

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