Un lupo ulula alla luna. Ecco il manifesto del 69esimo Film Festival della Montagna. L'autore: "Un omaggio a Jack London"
Un lupo ulula alla luna. E' questa l'immagine, firmata da Gianluigi Toccafondo, che campeggia sul manifesto della 69esima edizione del Film Festival della Montagna. Il presidente Mauro Leveghi: "Un disegno che intercetta questioni urgenti". E sulla chiusura del cinema Astra: "Con lui è nata la rassegna. Sarebbe stato bello festeggiare il 70esimo compleanno assieme"

TRENTO. Un lupo ulula nella notte. È questa l'immagine che campeggerà sui manifesti della nuova edizione del Film Festival della Montagna, la numero 69. Firmata dall'illustratore, pittore e regista sanmarinese Gianluigi Toccafondo, l'illustrazione è un omaggio allo scrittore Jack London e al suo capolavoro “Il richiamo della foresta”.
“Ho accolto con grande piacere l'occasione di realizzare l'immagine e la sigla per l'edizione 2021 del prestigioso Trento Film Festival – ha dichiarato Toccafondo – ho deciso di concentrarmi sugli animali selvaggi della montagna: lo stambecco, l'orso, l'aquila e infine il lupo, un omaggio appunto al Richiamo della foresta di Jack London”.
Nel cuore della notte, in una natura incontaminata, tra boschi e vette innevate, un lupo ulula alla luna con il muso all'insù. È questo il disegno sul manifesto della prossima rassegna dedicata al cinema e alle culture di montagna, in programma dal 30 aprile al 9 maggio. E non è un caso che sia il lupo il protagonista della locandina ufficiale, firmata appunto dal pittore sanmarinese così come la sigla.

Il festival, infatti, da sempre racconta e indaga il molteplice rapporto tra l'uomo e la natura, così come la possibile convivenza rispettosa con la fauna selvatica. Nella semplicità dei tratti, caratteristici del tocco onirico dato dall'autore, l'immagine racchiude così svariate suggestioni: a chi ulula il lupo, in una notte che sembra sospesa tra sogno e realtà?
Protagonista del manifesto, il lupo rappresenta il simbolo massimo di una natura selvaggia con talvolta confligge con l'uomo. Nell'immagine di Toccafondo, l'idea è proprio quella di ribaltare il mito, i pregiudizi e le paura dell'uomo nei confronti di questo splendido animale, facendo perdere quella sua natura sinistra. “Il manifesto realizzato per questa 69esima edizione intercetta questioni di stringente attualità e quanto mai urgenti – domanda il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi – come modificare il mondo in cui l'uomo di rapporta con la natura e il mondo animale? E' possibile la coesistenza, nella ricerca di un nuovo e più avanzato equilibrio, in grado di tutelare il futuro del pianeta e la stessa sopravvivenza dell'uomo?”.
“Sono domande che da tanti anni il festival pone al suo pubblico – prosegue – attraverso il complesso linguaggio dell'arte: nella consapevolezza che, per arrivare a delle risposte, l'uomo dovrà impiegare al meglio tutti i suoi culturali”.
Rispetto alla chiusura dello storico cinema Astra, annunciata nei giorni scorsi dai proprietari, Leveghi ha poi aggiunto: “Nel 1952 il Cinema Astra è nato con il Trento Film Festival e il Trento Film Festival è nato nel Cinema Astra. A quella prima storica edizione parteciparono sette nazioni con 39 film. Vinse il regista francese Samivel, con il suo fantastico Cimes et merveilles. Abbiamo fatto 69 anni di strada fianco a fianco, a Trento, promuovendo la cultura cinematografica: sarebbe stato bello festeggiare il settantesimo compleanno, ancora una volta assieme”.
In calendario dal 30 aprile al 9 maggio, la rassegna si svolgerà nei limiti imposti dalle normative anti-Covid. I film saranno disponibili fino al 16 maggio, perché dopo l'edizione 2020 lo storico festival ha deciso di puntare ancora su una forma ibrida.