“Henko/ luce variabile”, i doppi ritratti di Massimo Giovannini in mostra allo SpazioKn
Il progetto del fotografo Massimo Giovannini, realizzato in collaborazione con la make-up artist Lucia Santorsola, sarà inaugurato il 21 settembre alle 18.30. "Lo spettatore è messo all’interno di un processo dubitativo e interrogativo"

TRENTO. Giovedi 21 settembre alle ore 18,30 si apre presso lo SpazioKn di Trento la mostra “Henko/ luce variabile”, un progetto del fotografo Massimo Giovannini in collaborazione con la make-up artist Lucia Santorsola.
Si tratta di un work in progress, costituito da una serie di doppi ritratti realizzati a partire dal 2016, la cui estensione nel tempo è tuttavia potenzialmente infinita. Attraverso specifiche scelte formali ed interpretative compiute dall’autore, il progetto gioca sulla possibilità di rivisitare il classico ritratto fotografico, alterandone i significati canonici e forzando le consuete modalità con le quali tale genere viene percepito.
A partire dalla particolarità fisionomica dei soggetti scelti per il progetto, Giovannini fa interagire lo scatto fotografico e l’intervento “analogico” del make-up, al fine di condurre lo spettatore in una situazione dubitativa.
Come sorpreso da un’iniziale incapacità di identificare nel doppio ritratto l’identità reale del soggetto, lo sguardo dell’osservatore si muove lungo una linea di incertezza, in un tentativo di messa fuoco “mentale”, più che visiva, dell’immagine proposta.
Nonostante anche nei soggetti scelti sia chiaro il riferimento alle tematiche relative alla sessualità e alle riflessioni sulla nozione di gender, tale aspetto sembra tuttavia essere solo un punto di partenza, quasi un pretesto per chiedere in realtà allo spettatore una maggiore attenzione nei confronti della lettura dell’immagine.
Se questi doppi ritratti vengono infatti realizzati attraverso un processo che riduce al minimo gli interventi tecnologici e le possibili elaborazioni legate alla post-produzione, a favore invece di un’immagine che risulti quanto più possibile leggera ed istantanea ( fonte di luce unica, fondale neutro, assenza di accessori sui soggetti, pose a torso nudo e ritagliate appena sotto la linea della spalle), ciò che ne emerge è proprio la dimensione di ambiguità e di sottile alterazione con la quale finiscono per essere percepiti.
Il tentativo è quello di sabotare, attraverso spostamenti minimi dei quali lo spettatore prende progressivamente consapevolezza, la stessa dimensione interpretativa sempre più omologata, quasi anestetizzata, che le immagini risultano avere nel flusso continuo della contemporaneità.
Ad un registro comunicativo basato su immagini il cui significato resta univoco, quando non addirittura mistificante rispetto ai contenuti che si propone di veicolare, la galleria “in progress” di questi doppi ritratti di cui si compone Henko viene realizzata anche con l’intenzione di porre lo spettatore all’interno di un processo dubitativo e interrogativo più ampio, e che possa contribuire criticamente al nostro modo di accostarci e di leggere ciò che ci circonda.
L'autore Massimo Giovannini è un fotografo professionista, fondatore insieme ad altri soci dello studio MAUVE. Da oltre un decennio si occupa di fotografia in campo pubblicitario, collaborando con aziende italiane e straniere, realizzando parallelamente progetti legati alle arti visive e a particolari aspetti della società e del mondo contemporaneo.