"Un nido di parole", a Gardolo lo spettacolo che è un invito alla vita
Lo spettacolo scritto da Andrea Lorusso e Gigliola Galvagni andrà in scena – organizzato da Ama – sabato alle 21 al teatro Gigi Cona. Alle 20.30 i Fourth June. Ingresso gratuito

TRENTO. Si può parlare dei drammi – e di un dramma sociale quale è la solitudine che rischia di sfociare in nichilismo, con delicatezza, ritmo, leggerezza non leggera. Si può provare a promuovere il numero “Aiuto alla vita”, l’800-061650 attraverso l’universalità di una proposta artistica. Proposta musical-teatrale e di danza.
E’ quanto accade con “Un nido di parole”, lo spettacolo scritto da Andrea Lorusso e Gigliola Galvagni che andrà in scena – organizzato da Ama – sabato alle 21 al teatro Gigi Cona di Gardolo ( ad una settimana dalla Giornata Nazionale di prevenzione del suicidio). “Un nido di Parole” è l’invito alla festa più esclusiva: la vita. Un Nido di Parole è lo spettacolo che desidera omaggiare l’esistenza, sfida a squarciare il velo del silenzio con musica, danze e il racconto di chi ha chiuso la partita con una morte cercata. Un Nido di Parole nasce dal desiderio di promuovere un servizio importante, il numero verde appunto e con il numero verde la sensibilità che lo ha reso possibile ed operativo.
Un aiuto sempre attivo che può fare la differenza per chi soffre, una voce amica che può scongiurare la tragedia, ascolto a chi ha bisogno di liberare il proprio dolore. Tutto questo è il Numero Verde 800061650 Invito alla Vita, dell’Azienda Sanitaria trentina che garantisce supporto psicologico, sanitario e accompagnamento verso percorsi di recupero. Un sostegno che potrebbe essere ancora più significativo attraverso l’informazione capillare del servizio. Ecco che Un Nido di Parole concede la luce, l’occasione di vincere il male oscuro che trascina fino agli abissi dell’anima laddove tutto è buio. Risalire in superficie e respirare aria nuova, rinascere in se stessi, angoscia e sofferenza trovano fiato per affrancarsi da vergogna, solitudine e finalmente dissolversi. Ora si può.
Il desiderio suicida diventa momento di rinascita, risveglio, trasfigurando l’essenza di oppressione e angoscia che gli è propria. Roberto Bertocco al basso, Gabriele De Feo alla chitarra, Giorgia Endrici al canto, Gerardo Ferrante al pianoforte, Gigliola Galvagni, voce narrante, Angela Giacomoni coreografie, Gianlorenzo Imbriaco alla batteria, Andrea Lorusso, chitarrista cantautore e compositore delle musiche, traducono in un intreccio di note, parole e passi di danza l’impervio viaggio di Paolo Agostini. Un uomo, un padre, un marito… che può ora gridare a pieni polmoni “Questa vita va vissuta!”
Prima dello spettacolo l’esibizione, un debutto in teatro, dei Fourth June, un trio composto da Elisabetta Saltori, Giorgia Scartezzini e Giovanni Acler per un prologo di intensità e freschezza ad una proposta di grande impatto emotivo.
Ingresso Gratuito. Inizio alle 20.30