"Tutta mia la città", l'arte scende in piazza. "Perché la vera sicurezza è la partecipazione"
L'iniziativa, organizzata dal Centro sociale Bruno, si svolgerà giovedì 20 aprile in largo Carducci con "Barcontando - Racconti alla spina"

TRENTO. "La vera sicurezza siamo noi - spiega il Centro sociale Bruno - la vera sicurezza sono cittadini e cittadine che riprendono a vivere la città come spazio progettato dal basso, condiviso ed inclusivo e dunque autenticamente aperto". Con queste parole si presenta "Tutta mia la città": teatro, musica, improvvisazioni in piazza, "per costruire una reale partecipazione che attraversa le generazioni e non si limita all'evento vetrina, comandato, che rimane sotto i dettami delle rigide ordinanze preesistenti e del costante controllo militarizzato".
"Un modo per opporci alla corsa a pratiche securitarie che da tempo e in maniera morbosa la città di Trento tenta di far subire ai suoi abitanti - spiegano gli organizzatori - perché le soluzioni al 'problema sicurezza' non sono certo la militarizzazione, le telecamere di sorveglianza o il DASPO che in nome del decoro urbano, di fatto colpisce soprattutto artisti, attivisti e senza fissa dimora".
Il primo appuntamento, giovedì 20 aprile, sarà in largo Carducci a partire dalle 18 e sarà presentata l'iniziativa "Barcontando - Racconti alla Spina", ideata e prodotta da Maria Vittoria Barrella e Luca Porcelluzzi. "Cosa accomuna un vecchio pescatore, un sedere parlante, la ricetta segreta della nonna ed una trafficante d'armi caraibica? Cosa lega un tradimento, un appuntamento ed un cocktail afrodisiaco a due ultracorpi mutaforma? Pipe, pallottole, risate e barracuda. Per chi sa ascoltare, la roboante caciara di un bancone da bar, si fa da sempre teatro delle più incredibili cronache. Non resta che sedersi, ordinare da bere, aspettare il primo avventore e ascoltarlo narrare".