Sardoni e gli "irresponsabili" del nostro Paese: "La Fornero? La riforma delle pensioni andava fatta. Lei è servita a tutti come capro espiatorio"
La giornalista de La7 al Trentino Book Festival ha discusso dell’irresponsabilità degli italiani, un aspetto che non riguarda soltanto la politica, ma anche altri settori della società e della magistratura

CALDONAZZO. Alessandra Sardoni, inviata de La7, nell’incontro serale del venerdì al Tbf si è soffermata sull’irresponsabilità degli italiani, un aspetto che non riguarda soltanto la politica, ma anche altri settori della società e della magistratura. "Una tendenza narcisistica – ha spiegato la giornalista – che vede solo il vivere nel presente. La responsabilità vuol dire invece prevedere le conseguenze di ciò che facciamo". L’incontro con il giornalista locale Renzo Maria Grosselli ha affrontato alcuni passaggi della storia recente del Paese: dal G8 di Genova del 2001 attraverso il governo tecnico di Mario Monti fino alle dimissioni di Maurizio Lupi da Ministro alle Infrastrutture.
Sardoni ha quindi “riabilitato” la figura di Elsa Fornero, "che è stata comoda per tutti nell’essere individuata come capro espiatorio. La riforma delle pensioni era necessaria e solo in Italia accade che questo tipo di provvedimenti vengano presi non da un governo politico". Nell’agorà dei social network è diventato un segno identificativo l’espressione "gombloddooo". "La teoria del complotto è una narrazione che piace e va bene a tutti".
Il libro della Sardoni è una cartina tornasole del potere, che affronta anche il meccanismo semi-automatico del doppiopesismo nell’etica pubblica. "Si delegano alla magistratura scelte che dovrebbe fare la politica". Nella geografia del potere finiscono anche Antonio Mastrapasqua, dirigente generale dell’Inps e Gianni de Gennaro, a capo della Polizia durante i fatti del G8 di Genova. "Dopo il Governo Monti – ha concluso – si è perso l’elemento positivo dell’Europa, che fino a quel momento veniva percepita come un vincolo esterno virtuoso".