A Milano "È Tempo di Libri". Le case editrici trentine: "Poca promozione per la fiera. Durante la settimana corridoi vuoti"

MILANO. È Tempo di Libri, tra volumi, eventi, incontri, grandi padiglioni, piccoli stand, librai, editori, e lettori appassionati. Ed è tempo anche di Trentino con le sue case editrici in grande spolvero. Il panorama editoriale italiano si è arricchito di un nuovo appuntamento: la Fiera dell'editoria di Milano. Nata tra le polemiche per la gestione dello storico Salone del libro di Torino, la Fiera di Rho, fortemente voluta dall'Aie (Associazione italiana editori), ne rappresenta in parte uno sdoppiamento. Sorella minore, ma solo per età, almeno a giudicare dai numeri con cui si è presentata: 524 espositori, più di 2000 autori ospiti e 720 incontri tra il 19 e il 23 aprile. Un colosso dedicato ai libri e al mondo editoriale, dove in questi giorni si è respirato aria di cultura, voglia di divertimento, amore per la scrittura, per la lettura e per l'innovazione.

Presente anche il Trentino con quattro case editrici: la Erickson di Gardolo, Edizioni Forme Libere, Tangram ed Edizioni del Faro di Trento. Nonostante il trafficato calendario editoriale di questi mesi, le case editrici trentine non hanno voluto perdere l'occasione per consolidare la loro presenza sul piano nazionale. "Siamo sempre stati sia a Roma, sia a Bologna, sia a Torino - ha spiegato Laura Pulici, responsabile comunicazione del Centro Studi Erickson -. Non potevamo certo mancare l'appuntamento con Tempo di Libro, la neonata fiera milanese".

Il grande stand rosso, lo stesso che sarà presentato al Salone di Torino, ha richiamato l'attenzione di tanti visitatori, grandi e piccoli. Qui sono state presentate le novità della casa editrice trentina e sono stati organizzati gli otto eventi dedicati allo sviluppo di un apprendimento aperto a tutti e chiave per una vera inclusione. Dalle mappe tridimensionali dei lapbook della roveretana Ginevra Gottardi, all'incontro con il docente di Pedagogia generale dell'Università di Trento Marco Dallari e con il direttore del Cimec di Rovereto Giorgio Vallortigara. Senza dimenticare le letture al buio, promosse in collaborazione con la Fondazione Lia (Libri Italiani Accessibili): un'esperienza sensoriale dove i ragazzi hanno potuto ascoltare bendati la lettura proposta da ipovedenti, grazie all'uso di e-book personalizzati a seconda della disabilità.

"Il lavoro con i giovani delle scuole ha funzionato particolarmente bene - ha sottolineato Laura Pulici -. Quello che è mancato in questa nuova edizione milanese è stata proprio la promozione nelle scuole. Il programma è stato presentato troppo tardi, a ridosso della Fiera". La scarsa affluenza di visitatori si è fatta sentire soprattutto durante la settimana. "Nei primi giorni i corridoi erano vuoti - ha confermato Michelangelo Sebastiani, direttore editoriale di Tangram. "Nel fine settimana, invece, si è incominciato a vedere un bel po' di gente".

Per Sebastiani il prossimo appuntamento sarà il Salone di Torino a maggio. Prima, però, sarà anche a Trento, a Palazzo delle Albere, per Biblioè, l'iniziativa promossa dalle biblioteche trentine. Assente, invece, la casa editrice roveretana di Roberto Keller. "È dura riuscire ad essere a tre grandi fiere, una dietro l'altra, in meno di due mesi - ha spiegato -. Ma pure noi abbiamo voluto in qualche modo partecipare a questa primissima edizione milanese, anche se non ci siamo andati come espositori".

Il 12 gennaio scorso, infatti, l'autrice turca Asli Erdogan, autrice Keller di Il mandarino meraviglioso, detenuta per quattro mesi a causa del suo appoggio ad un giornale filo curdo, ha aperto a Milano la serie di anteprime di E' Tempo di Libri, il cui motto recita “Dove ci sono i libri, vivono le idee: libere e in movimento. O almeno così dovrebbe essere”.