Le Funne, code al botteghino e sold out alle anteprime dell'Astra. L'assessora Ferrari: "Un inno alle donne"
Affollatissima anteprima per il documentario delle "Funne - le ragazze che sognavano al mare". Il film riporta un'autentica comicità e la forte tenacia delle donne. La regista Katia Bernardi: "In arrivo anche una versione spagnola del libro"

TRENTO. Le tre pensionate del circolo Rododendro di Daone: Armida Brisaghella (81 anni), Erminia Losa (71) e Jolanda Pellizzani (74) - dette Funne in dialetto delle Giudicarie, virato in volgo dal latino foemine - non si aspettavano il successo di pubblico, registrato ieri sera al cinema Astra di Trento, per l’anteprima del documentario 'Funne - le ragazze che sognavano il mare' , di cui loro sono le principali interpreti.
Il cinema ha dovuto organizzare tre proiezioni alle 18.30, 20.30 e 21.15, per il sold out dell’anteprima ufficiale alle 20.30 del documentario, che, dopo l’esordio alla Festa del Cinema di Roma, il 22 ottobre scorso, sarà distribuito da oggi nelle sale italiane.
Commosse, ma molto spigliate le tre Funne hanno scherzato con il pubblico e raccontato anche recitare la parte di se stesse è stata una vera impresa. La riprese, infatti, sono durate tre anni e le vicende raccontate nel documentario hanno compreso oltre al viaggio in pullman fino all’isola di Gulliam in Croazia, le pose fotografiche con ‘trucco e parrucco’ per il ‘Calendario delle Funne’, nonché un giro per Daone su un’ape con tanto di megafono per pubblicizzarne l’acquisto, dai cui proventi in un primo momento speravano di finanziare il viaggio per l’ambita ‘playa da sogno’.
Presenti alla proiezione anche la regista Katia Bernardi e il presidente della Trentino Film commission Giampaolo Pedrotti che hanno presentato anche la versione cartacea della pellicola: l’omonimo libro edito da Mondadori, annunciando anche un’imminente edizione spagnola, dopo che quella tedesca ha già ottenuto un discreto gradimento dal mercato.
“Non pensavo di poter anche scrivere, a ognuno il suo mestiere pensavo – ha commentato la regista – tuttavia ho provato a giocare con le parole e ho riportato nel libro le scene che non ho potuto inserire nel film: così ho scritto di getto 200 pagine in due mesi”. Il film riporta, oltre che una comicità autentica intrinseca nella storia di queste ragazze ottantenni che non hanno mai visto il mare, e di come realizzano il loro sogno, la forte tenacia delle donne.
“E’ un inno alle donne – ha osservato l’assessora alle pari opportunità Sara Ferrari – il film ci racconta anche il valore di persistere per raggiungere un obiettivo e sfata il pregiudizio che le donne non possono lavorare insieme”.
E’ stata lei infatti l'assessora a proporre una prima proiezione alle 18.30 solo per donne. a cui hanno preso parte, su suo invito, un centinaio di amministratrici del Trentino. “Il film – ha aggiunto Ferrari – ci incoraggia a incontrarci di più fra noi, a confrontarci e ad essere più unite perché la nostra comunità ha bisogno della rete di donne che si impegnano per il bene comune”.
Sull’esempio delle Funne l’assessora ha infine invitato tutte a non inseguire standard nelle loro attività e di non temere il giudizio degli altri. Timore che è sempre stato di fatto “un ostacolo di genere”. ‘Funne – le ragazze che sognavano il mare” è stata anche l’anteprima della prossima rassegna ‘Al cinema con la Trentino Film commission’ annunciata ieri da Giampaolo Pedrotti e che riguarda la proiezioni dei film girati in Trentino con il sostegno della Film commission.
