"La città dei Morti", a spasso tra i sepolcri e i cimiteri dimenticati di Trento
Dai dipinti sopra le sepolture di Udalrico IV di Lichtenstein e Girolamo Roccabruna nel Duomo ai sepolcri del giurista Calepino Calepini e del condottiero Roberto da Sanseverino passando per il "cimitero" di Piazza d'Arogno all'oratorio della Confraternita della Morte. Un viaggio indimenticabile nella Trento del passato

TRENTO. Una Trento diversa da quella che siamo soliti veder descritta nelle guide turistiche o che magari conosciamo. Una città fatta di sepolcri, monumenti funebri e cimiteri spesso oggi dimenticati.
“La città dei morti”, non è il titolo di un film horror ma il curioso tema del primo percorso di visite promosso dal Museo Diocesano Tridentino che si terrà sabato 29 ottobre alle ore 10. L'iniziativa è promossa in occasione della terza edizione della rassegna “Il Museo e la città. Itinerari tematici alla scoperta di Trento”.
“Vogliamo svelare – spiegano dal Museo Diocesano - quella Trento 'parallela' che non sappiamo più vedere: la città dei morti, fatta di monumenti, tombe, targhe e luoghi un tempo dedicati al ricordo di chi ci ha preceduto. Il percorso intende far emergere le tracce di questo passato per riflettere sul rapporto del mondo odierno con la morte e per scoprire simboli, allegorie e curiosità collegati al tema”.
Il percorso tematico parte dalle sale del Museo Diocesano Tridentino, dove si osservano alcuni importanti dipinti un tempo collocati in cattedrale sopra le sepolture di insigni personaggi del passato come il principe vescovo Udalrico IV di Lichtenstein (morto nel 1505) e il canonico Girolamo Roccabruna (1525-1599).
Si passa quindi all'interno del Duomo alla ricerca dei sepolcri di queste figure e di altre monumenti funebri particolarmente significativi o semplicemente curiosi. Si potrà vedere, per esempio, il monumento funebre del giurista Calepino Calepini (morto nel 1485), la lastra tombale del capitano Roberto da Sanseverino, morto in battaglia nel 1487, il piccolo monumento funebre di una rara figura femminile, quello dedicato da Giovanni Battista a Coredo alla giovane moglie Giulia Crotta, morta di peste nel 1575.
Oltre al silenzio della morte le tombe della cattedrale parlano di vite passate, casate nobiliari, imprese, sconfitte e rapporti. Raccontano anche di gerarchie immutabili, di confini sociali che perdurano al di là della vita terrena. Narrano infine di simboli, speranze e orizzonti di senso molto distanti dai nostri. Il percorso prosegue nell'attuale piazza d'Arogno, un tempo cimitero della Cattedrale di San Vigilio. Sempre in centro città si andrà poi alla scoperta del luogo in cui un tempo sorgeva la chiesa di Santa Maria Lauretana, oratorio della Confraternita della Morte di Trento.
Le visite proseguiranno poi il 5 novembre, alle 10.00, con il tema “Per le vie di Trento sulle tracce del Simonino” mentre sabato 12 novembre, ore 10.00 con “Itinerario in città alla scoperta delle opere di Othmar Winkler". L'ultimo appuntamento sarà invece sabato 19 novembre, ore 10.00 con “I Lodron a Trento: arte, memoria e potere dinastico”
Per partecipare agli incontri è necessario prenotarsi telefonando al numero 0461.234419. È possibile iscriversi ad uno o più percorsi; il costo di ciascun incontro è di 5 euro. Tutti gli appuntamenti iniziano alle ore 10.00 presso la biglietteria del museo.