Il Trento Film Festival premia "Samuel in the clouds"
Ancora oro per la genziana riservata all'esplorazione. Vince il finlandese "Dibing in the unknown", operazione subacqua, in Norvegia, tra pericoli e interrogativi sul senso di queste immersioni.

TRENTO. La montagna con la neve come sogno, la cima per un monito di cura ambientalista. Il Trento Film Festival premia con la genziana d'oro "Samuel in the clouds", opera belga che documenta l'incredibile caparbietà di un custode boliviano, da sempre sulla montagna chacaltaya, resa arida nonostante la sua possente altezza, terra e ghiaia dove un tempo i ghiacciai erano fonte di sostentamento idrico e di conservazione ambientale.
Genziana d'oro per il miglior film d'alpinismo al documentario Dhaulagariri, regista argentino, premiato per la drammatica vicenda legata ad una spedizione in Nepal.
Ancora oro per la genziana riservata all'esplorazione. Vince il finlandese "Dibing in the unknown", operazione subacqua, in Norvegia, tra pericoli e interrogativi sul senso di queste immersioni.
Il Trento Film Festival premia con la genziana d'argento per il miglior contributo tecnico artistico "Life in four elements", quattro storie sul rapporto uomo-ambiente.
"The Botanist", canadese, s'aggiudica la Genziana argento, con una storia ambientata sui monti Pamir.
La giuria ha premiato anche il documentario canadese sulle donne guerrigliere del PKK impegnate contro l'Isis.
La sala dei 500 del Buoncosiglio ha accolto stampa e alcuni registi vincitori, mentre stasera al cinema Vittoria cerimonia ufficiale. Intanto. oggi e domani pomeriggio, tutte le sale proietteranno i film vincitori, mentre già si pensa all'edizione 2018. che sarà ancora più internazionale.