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Il Trento Film Festival parla giapponese e inizia il suo terzo giorno con l'annullo filatelico delle Poste

Il kolossal nipponico è una prima italiana e inaugura la sezione cinema. Sono previste ventisei, tra film e documentari, proiezioni, oltre al ricco programma tra eventi, incontri mostre e iniziative

Everest-The summit of Gods
Di Luca Andreazza - 28 aprile 2017 - 22:12

TRENTO. Poste italiane prende parte all'edizione numero 65 del Trento Film Festival: la filiale trentina ha infatti attivato l'immancabile annullo filatelico. E' possibile ottenere questa testimonianza dell'evento, che rinnova l'antica tradizione del bollo postale, sabato 29 aprile dalle 9.45 alle 15.15 al servizio temporaneo allestito all'interno di MontagnaLibri in piazza Fiera.

 

Per ottenere invece l’annullo postale nei 60 giorni successivi alla manifestazione, le commissioni filateliche possono essere inoltrate alla filiale di Trento in via Trener 7.

 

Il Trento Film Festival entra nel vivo del suo terzo giorno che viene impreziosito dalla prima italiana del film 'Everest-The summit of Gods' di Hideyuki Hirayama. Il kolossal giapponese (Supercinema Vittoria alle 21) si ispira al manga del maestro del fumetto mondiale Jiro Taniguchi, scomparso lo scorso febbraio. Durante una spedizione in Nepal, il fotografo Makoto Fukamachi si imbatte in una vecchia macchina fotografica in tutto simile a quella che aveva con sé George Mallory durante il suo tentativo di scalare l'Everest l'8 giugno 1924. Una scoperta che potrebbe risolvere il più grande mistero della storia dell'alpinismo.  

 

Al programma cinema si uniscono gli eventi speciali in programma, come 'Save the world' con l'artista Fatmir Mura, una proiezione che porta lo spettatore ad attraversare universi  fantastici e pittoreschi tra pantomime, danza, bolle di sapone, disegni di sabbia dedicato all’amore e alla cura del nostro pianeta (Teatro Cuminetti alle 17.30).

 

Tra gli eventi speciali del programma cinema si tiene invece la proiezione di 'Les Saisons' (Supercinema Vittoria alle 18.45), diretto dall'attore e documentarista Jacques Perrin, la storia del più grande cambiamento climatico, avvenuto ottantamila anni fa, quando le nevi si ritirarono lasciando spazio alle foreste e a un nuovo regno animale da cui sarebbe emerso l’homo sapiens.

 

Un'altra prima italiana 'Alptraum - Das Letze Abenteuer' (cinema Modena alle 19), del regista svizzero Manuel Lobmaier, documenta invece in prima persona la trasformazione in incubo dell'ingenuo sogno di una stagione in alpeggio, sovvertendo ogni cliché del genere. 

 

Filmati d'epoca, immagini e musica nel racconto di Marco Albino Ferrari e le musiche di Denis Biason accompagnano lo spettacolo 'La Grande Avventura' (Palazzo Lodron alle 21), mentre il film in concorso 'Samuel in the Clouds' di Pieter Van Eecke (cinema Modena alle 21.15) offre scenari andini mozzafiato e la storia sul cocciuto gestore della più alta stazione sciistica in Bolivia, dove il riscaldamento globale ha cancellato ogni traccia di neve. 

 

Da 'Sharp families' a 'Il senso sulla libertà della vita', da '489 Years' a 'We are stille here' sono ventisei, tra film e documentari, le proiezioni di sabato, senza dimenticare le mostre, gli incontri, il Parco dei mestieri e Montagnalibri. 

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