I segreti di Tridentum
La Trento romana, splendidum municipium, rivive nel cuore della città. Visite guidate da un archeologo venerdì 2 settembre, venerdì 16 settembre, sabato 15 e sabato 29 ottobre

TRENTO. Nel sottosuolo del centro storico di Trento vive l’antica Tridentum romana, lo splendidum municipium, come la definì l’imperatore Claudio nel 46 d.C.. Fondata dai Romani verso la metà del I sec. a.C. come avamposto strategico, Tridentum costituiva un importante presidio a controllo della valle dell'Adige, uno dei principali assi viari di collegamento tra l’Europa centrale e il Mediterraneo.
Nel suo impianto originario, di circa 13 ettari, la Trento Romana presentava uno schema urbano regolare, scandito da larghe strade che si incrociavano ortogonalmente e delimitato da una cinta muraria con torri e fossato, protetto sul lato settentrionale dal corso originario del fiume Adige. Attraverso i lunghi secoli della sua vita (I sec. a.C. – VI sec. d.C.) Tridentum subì interventi e modifiche fino ad essere infine inglobata nella Trento medievale e moderna.
Luogo simbolo di Tridentum, il S.A.S.S. in Piazza Battisti custodisce i resti di un quartiere della città romana in un allestimento affascinante e suggestivo, esito degli scavi archeologici effettuati in occasione del restauro e dell’ampliamento del Teatro Sociale.
L’ampia area è costituita da spazi ed edifici pubblici e privati: un lungo tratto del muro della cinta urbica, un esteso segmento di strada pavimentata con grandi lastre di pietra rossa locale, settori di case con pavimenti decorati con mosaici, stanze con sistemi di riscaldamento a pavimento, cortili, un pozzo perfettamente conservato e la bottega di un vetraio. Il sito ospita inoltre la mostra "Ostriche e vino. In cucina con gli antichi romani" nella quale sono esposti reperti mai presentati al pubblico che svelano curiosità e dettagli inediti sulle abitudini alimentari e la cucina in età romana sulle sponde dell'Adige.
L’itinerario guidato prosegue con la visita alla Basilica Paleocristiana di S. Vigilio. Eretta all'esterno della cinta urbica, la Basilica deve la sua prima origine alla sepoltura, voluta dal vescovo Vigilio, dei tre missionari Sisinio, Martirio e Alessandro uccisi in Val di Non il 29 maggio del 397. Alla sua morte lo stesso Vigilio (patrono della diocesi di Trento) fu deposto a fianco dei tre santi. Da principio l’edificio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione eminentemente commemorativa. Tra il IX e il X secolo assunse il ruolo di chiesa cattedrale, in concomitanza con lo spostamento nelle immediate adiacenze del Palatium Episcopatus, residenza dei vescovi che, dal 1027, ottennero anche il potere temporale.
I resti dell'antica Tridentum sono quindi visitabili proprio nel cuore della città odierna; per scoprire importanti tracce del nostro passato accompagnati da un archeologo, è possibile partecipare al ciclo di visite guidate “Alla scoperta di Tridentum. La città sotterranea”, itinerario nel centro di Trento, dal S.A.S.S. alla Basilica Paleocristiana. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 2 settembre alle 15.30 presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti. La quota di partecipazione è di 4 euro incluso l’ingresso ai siti archeologici, previa prenotazione entro le 13.00 del giorno della visita al numero 0461 230171. L'iniziativa sarà ripetuta il 16 settembre, il 15 e 29 ottobre a cura dei Servizi Educativi dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento e del Museo Diocesano Tridentino.