Gli eredi di Cesare Battisti donano alla Fondazione Museo storico nuove carte e nuovi documenti sulla figura dell'irredentista trentino
Questo lascito si aggiunge alla precedente donazione effettuata dai discendenti ed eredi di Ernesta Bittanti Battisti, di Luigi e Camillo Battisti del 30 settembre del 1983. Il materiale sarà patrimonio pubblico e la Fondazione ne garantirà la libera consultazione e la valorizzazione scientifica ed espositiva

TRENTO. La firma è stata messa sui documenti ufficiali e la cornice in cui si svolta la cerimonia è stata quella di palazzo Geremia, lì dove Gigino Battisti fu il primo sindaco di Trento del Dopoguerra, di fronte a palazzo Thun dove invece suo padre Cesare Battisti fu consigliere comunale molti anni prima.
Da ieri la Fondazione Museo storico del Trentino è in possesso della parte dell'Archivio e della Biblioteca di Cesare Battisti in possesso agli eredi Ernestina (Mimma) Battisti, Marco Battisti e Luigi Cervetto, discendenti ed eredi di Gigino e Camillo Battisti, figli di Cesare e di Ernesta Bittanti Battisti, che gli stessi hanno voluto donare nel rispetto della volontà dei defunti.
Questo lascito si aggiunge alla precedente donazione effettuata dai discendenti ed eredi di Ernesta Bittanti Battisti, di Luigi e Camillo Battisti del 30 settembre del 1983. Il materiale sarà patrimonio pubblico e la Fondazione ne garantirà la libera consultazione e la valorizzazione scientifica ed espositiva.
Presente alla cerimonia di consegna, assieme ai nipoti Mimma e Marco Battisti e a Luigi Cervetto, anche il sindaco Alessandro Andreatta. "Grazie per la generosità di questo lascito - ha affermato - un importante mole di documenti che darà altra luce a Cesare Battisti". Grazie a nome della città e grazie alla Fondazione che avrà il compito di preservare le nostre radici e salvare il passato dal rischio dell'oblio".
"Ma la Fondazione avrà anche un altro compito - ha spiegato il sindaco, rivolgendosi a Giuseppe Ferrandi che della Fondazione è il direttore - dovrà preservarci anche dalle strumentalizzazioni della storia e dei suoi protagonisti". Un intervento molto apprezzato dall'erede Marco Battisti che poco prima aveva detto: "Una comunità senza radici nella storia non può guardare al futuro".
"Durante le celebrazioni del centenario di Cesare Battisiti - ha spiegato l'erede - Cesare Battisti è sceso dai freddi monumenti e ha vissuto con la gente. E Cesare Battisti - ha detto riferendosi sia alle carte appena consegnate alla Fondazione ma anche alle tante iniziative che si sono svolte durante il Centenario - ha molte cose ancora da dire. I sui valori - ha spiegato - sono ancora attuali. Solidarietà, uguaglianza, democrazia".
Ma il sindaco scorge anche un altro valore che Battisti è stato capace di promuovere, "quello di un'autonomismo di stampo europeo. Battisti - osserva Andreatta - ci insegnava cent'anni fa che si può essere autonomisti e non essere allo stesso tempo chiusi ma aperti all'Europa".
La donazione di Mimma e Marco Battisti riguarda l'archivio di Gigino, il figlio di Cesare, esponente di primo piano del repubblicanesimo e poi del socialismo trentino, nonché primo sindaco di Trento liberata e deputato all'Assemblea Costituente. Si tratta di un'importante serie di carte della Federazione trentina del Partito repubblicano italiano (anni 1923-1924), con molta corrispondenza inviata al segretario Arturo Malesardi.
Ma nei documenti c'è anche un nucleo consistente di documentazione relativa all'attività politica durante l'esilio in Svizzera nel periodo della Resistenza: si tratta in gran parte di corrispondenza (vi è anche un nucleo di corrispondenza di internati militari trentini) ma anche di appunti di Gigino e non solo. Infine un nucleo di libri in gran parte assenti dalle biblioteche trentine relativi alla Grande Guerra e a Fiume.
La donazione di Luigi Cervetto riguarda invece l'archivio di Camillo Battisti, fratello di Gigino, ingegnere, e consta di vasta documentazione preparatoria per volumi e articoli suoi e della sorella Livia su Cesare Battisti e su Ernesta Bittanti, ossia suoi scritti, appunti, copie di lettere, taccuini, ma anche fotografie di famiglia.
Infine, vi è un piccolo ma significativo gruppo di carte di Cesare Battisti, con il manoscritto de "Il Trentino. Guida pratica", del 1910, vari materiali preparatori per guide e articoli su "Tridentum", fotografie di amici e compagni.