Convivenza e dialogo, l'unica fede che può salvare il mondo
Per il suo ventennale il festival "Religion Today" mette in campo una miriade di iniziative oltre alla tradizionale rassegna cinematografica da tutto il mondo. Un viaggio nelle differenze con 41 pellicole da 28 paesi. Incontri, testimonianze, riflessioni per conoscere e capire i drammi del secolo e le possibili soluzioni. Oggi al Vigilianum una delle tante anticipazioni. Il 13 lo spettacolo dei migranti e le loro storie di contemporanei Ulisse

TRENTO. Venti anni che hanno cambiato il mondo. Questo il titolo con cui il Religion Today Filmfestival torna a Trento – con anteprime e appendici anche in altre località trentine e fuori provincia – tra il 13 e il 22 ottobre prossimi, cogliendo la significativa ricorrenza del ventennale come occasione per rileggere questi tumultuosi venti anni di relazioni tra religioni e società, e mettere in prospettiva le sfide di oggi e di domani.
Guerre e pace, migrazioni, convivenza, spiritualità, universo femminile: sono alcuni dei grandi temi che saranno esplorati attraverso le opere in concorso e la proposta di “venti film per venti anni”, ma anche con eventi speciali, incontri e attività per le scuole. Tra le novità anche un "gemellaggio" con la Catalogna e la conferenza internazionale dei direttori di festival di cinema spirituale.
Ad anticipare le dieci giornate del programma di Trento saranno alcuni appuntamenti che confermano la capacità del Festival di mettere in rete persone, linguaggi e soggetti della cultura e dell’associazionismo. Oggi alle 17.30, sarà il Polo culturale Vigilianum ad ospitare la prima presentazione al pubblico del documentario Il tempo del silenzio. Arte, storia e volti del Santuario di San Romedio firmato dalla nota regista trentina Katia Bernardi e prodotto da Wasabi per la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.

Per mercoledì 11 ottobre è infine in programma un doppio appuntamento sul cardinale Carlo Maria Martini organizzato in collaborazione con la Fondazione S. Ignazio: alle 17.30, presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro, una tavola rotonda con monsignor Gianfranco Bottoni, già collaboratore degli arcivescovi milanesi Martini e Tettamanzi per le relazioni ecumeniche e interreligiose, e il giornalista Marco Garzonio, che ha seguito dagli inizi l’episcopato di Martini e co-sceneggiato il docu-film in concorso Vedete, sono uno di voi, struggente meditazione visiva del grande regista bergamasco Ermanno Olmi, proposta alle 20.45 dello stesso giorno presso il Teatro San Marco.
Il 20° Religion Today Filmfestival prosegue il suo “viaggio nelle differenze” con 41 film provenienti da 28 paesi del mondo, selezionati tra le oltre 400 iscrizioni. Tutti saranno presentati e commentati in sala, presso il Teatro San Marco, ad ingresso libero e gratuito. Ospitando i lavori delle giurie internazionali, oltre a numerosi registi e direttori di film festival, Trento torna inoltre ad accogliere l’esperienza del laboratorio di convivenza tra professionisti in grado di farsi moltiplicatori di opinione nei rispettivi paesi di provenienza. La presenza di decine di ospiti di diverse nazionalità sarà valorizzata nell’incontro con i diversi pubblici: alle proiezioni serali si aggiungono infatti sessioni pomeridiane pensate anche per facilitare la partecipazione della popolazione matura e anziana, mentre le matinée sono riservate alle scuole, con programmi differenziati per le varie fasce di età. La varietà delle cinematografie rappresentate apre inoltre la strada alla partecipazione di nuovi cittadini e diverse comunità, coinvolte anche attraverso il dialogo con le associazioni che le rappresentano.
Vincitori e premi del concorso saranno annunciati sabato 21 ottobre, alle ore 11, presso la sala dell’Aurora di Palazzo Trentini. Al calendario delle proiezioni si intreccia quello degli incontri e degli eventi pensati per ripercorrere da diverse angolature e con l’aiuto dei partner di progetto i vent’anni in cui la piccola storia del Festival ha seguito e rispecchiato il corso dei grandi eventi internazionali.
In questo contesto si colloca la collaborazione con la vasta rete di realtà del mondo della cultura e del sociale che a ridosso del Festival organizzano la Settimana dell’Accoglienza. Al tema ineludibile delle migrazioni e della crescente pluralità religiosa, esplorato in modo inatteso e originale da molti film in concorso, è dedicato così anche lo spettacolo dal vivo proposto, in una logica di contaminazione, in apertura del Festival, venerdì 13 ottobre (ore 20.45) con la pièce "Questo è il mio nome" del Teatro dell’Orsa, che porterà sul palco del Teatro San Marco un gruppo di richiedenti asilo e le loro storie di contemporanei Ulisse. D’intesa con Cinformi sarà inoltre proposta una rilettura di venti anni di rappresentazioni mediatiche dei fenomeni migratori a cura dell’Associazione Carta di Roma, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti
Il pomeriggio (dalle 15 alle 17 alla Sala Belli del palazzo della Provincia autonoma di Trento) aprirà uno sguardo giornalistico e sociologico sul fenomeno migratorio in Italia, con Paola Barretta, redattrice per l'Associazione Carta di Roma del rapporto annuale sulla rappresentazione del fenomeno migratorio, ricercatrice presso l'Osservatorio di Pavia, responsabile del progetto dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza e docente all'Università di Pavia nel corso Opinione Pubblica e Analisi dei Media e Serena Piovesan, sociologa dell'area studi e ricerche del Cinformi.

Anche il discorso sulle religioni e le relazioni di genere, da sempre caro al Festival, riceve nuova attenzione grazie alla collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e il Centro per la Cooperazione Internazionale sul progetto “Dalla parte di Eva”. Sabato 14 ottobre, dalle ore 10.30, l’Aula grande della FBK, in via Santa Croce 77, ospiterà un confronto a più voci su venti anni di cinema, media, donne e religioni. Nella stessa giornata, il dibattito sul tema dell’anno si arricchirà del contributo di David Riondino, artista versatile capace di attraversare culture e generazioni; dopo la presentazione del film che l’autore ha girato a Cuba, Il papa in versi (ore 17.45), Riondino sarà protagonista anche nella serata, con Vincenzo Passerini, per una vivace introduzione al tema centrale della diversità e dell’accoglienza sullo schermo e nella società.
Anche i rappresentanti di diverse comunità religiose sono stati chiamati ad una riflessione che al dato inevitabile della violenza e del conflitto, rielaborato da molti film in concorso, intrecci l’esperienza viva del risveglio spirituale e del dialogo interreligioso: domenica 15 ottobre, alle ore 17.45, al polo culturale Vigilianum inizierà la tavola rotonda organizzata in collaborazione con il Tavolo locale delle appartenenze religiose e Religions for Peace Italia, rappresentata dal presidente Luigi de Salvia. Si confronteranno Stefano Bettera, vicepresidente Unione Buddhista Italiana; don Mario Gretter, Ufficio Ecumensimo e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Bolzano-Bressanone; l’imam Kamel Layachi delle Comunità Islamiche del veneto; Lidia Maggi, teologa e pastora battista.
L’edizione offrirà inoltre l’occasione di intrecciare esperienze e sguardi dei fondatori del Festival e di alcuni importanti protagonisti delle prime edizioni, a cominciare dal grande cineasta polacco Krzysztof Zanussi, che nella mattina di martedì 17 ottobre attraverserà venti anni di cinema, dubbio e fede in dialogo con il filosofo Francesco Ghia. L’appuntamento, in collaborazione con il Comune di Trento, si terrà presso la Sala Falconetto di Palazzo Geremia. Nel pomeriggio Zanussi sarà protagonista della tradizionale intersezione del Festival con il Cineforum del Teatro San Marco; grazie alla collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma sarà possibile rivedere il rarissimo “Imperativo”, premiato a Venezia nel 1982.
Le giornate successive proporranno tra l’altro un doppio appuntamento internazionale in continuità con l’importante esperienza di network tra festival di cinema spirituale avviata lo scorso novembre a Barcellona dall'Observatori Blanquerna de Comunicació, Religió i Cultura e dalla Direcció General d'Afers Religiosos della Generalitat de Catalunya con la collaborazione di SIGNIS International. Si inizia mercoledì 18 ottobre alle ore 17.45 presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione, con la tavola rotonda a titolo Il ruolo dei territori. Autonomia e governance della diversità
Il secondo appuntamento si terrà invece giovedì 19 ottobre alle ore 11 presso la Sala stampa del palazzo della Provincia: nel corso della conferenza stampa, aperta al pubblico, saranno presentati i risultati del workshop dei direttori di festival di cinema spirituale che si riuniranno a Trento nelle giornate del festival.
Le proiezioni dei film in concorso si concluderanno nella giornata di venerdì 20 ottobre, che in serata offrirà anche l’occasione di tornare alle origini di Religion Today con la fondatrice Lia G. Beltrami, e seguire l’evoluzione del primo festival di cinema per il dialogo interreligioso dalle prime edizioni “sotto un unico cielo” al trauma dell’11 settembre, dal ritorno della religione nello spazio pubblico al nuovo tempo della super-diversità.
Nel suo ventesimo compleanno, Religion Today presenta infine una selezione di venti film per venti anni, selezionati di concerto con un gruppo internazionale di esperti tra i più memorabili titoli con riferimenti religiosi apparsi tra il 1997 e il 2016. Fedele alla sua storia itinerante, il Festival toccherà varie località provinciali, da Borgo Valsugana, sede di una matinée per le scuole, ai centri di Arco e Pergine Valsugana, entrambi teatro di intere giornate di attività per le classi e per il pubblico, arricchite dalla presenza degli ospiti internazionali del Festival.