Arcadia, storia di una libreria indipendente che ha già conquistato il cuore di Rovereto
“Siamo vecchio stampo - affermano Giorgio e Monica - e questo significa che inseguiamo la qualità". Stasera la presentazione del libro dello psichiatra Giacomo Di Marco

ROVERETO. In Italia si legge poco, ma dopo che hai messo piede alla libreria Arcadia di Rovereto, cominci a chiederti se questo dato non abbia a che fare col fatto che di librai come Giorgio Gizzi e Monica Dori, in giro, ce ne sono pochi.
Arcadia è una libreria indipendente, aperta a Rovereto da meno di un anno. La sua storia, però, comincia a Roma. Lì, ventitré anni fa, Monica Dori fonda una libreria che comincia a mietere successo, a richiamare lettori e curiosi che attraversano tutta la città per visitarla e sbirciare tra gli scaffali. Poi, una decina di mesi fa, dopo varie considerazioni, Monica e il marito Giorgio si organizzano, pianificano tutto e decidono di aprire anche a Rovereto.
E così la storia va avanti, in un territorio che in parte già conoscevano e che amavano, e un po’ alla volta i due coraggiosi librai cominciano a conquistare la gente del posto. E lo fanno mischiando con maestria due ingredienti essenziali: un’indiscutibile competenza nel mondo dei libri che nasce da una profonda passione per la lettura, e la capacità di saperci fare con le persone.
Monica consiglia ogni genere di lettura ai suoi clienti da più di vent'anni, e lo fa con garbo e dolcezza, intuendo al volo, e con maestria, ciò che anche il lettore più indeciso sta cercando. Giorgio, che di esperienza alle spalle ne ha da vendere ed è stato direttore di importanti librerie indipendenti e di catena (attualmente è anche consulente editoriale), risponde alle nostre domande con un misto di umiltà e di orgoglio.
“Siamo vecchio stampo”, afferma quando gli chiediamo che differenza c’è tra una libreria classica e una libreria indipendente, “e questo significa che inseguiamo la qualità, a prescindere dalla casa editrice, grande o piccola che sia, e che nessuno ci impone che cosa mettere in vetrina o come e dove disporre i libri”. E infatti basta guardarsi attorno un attimo per capire che l’aria che si respira ad Arcadia non è quella che si respira in un qualsiasi megastore della Feltrinelli, e lì per lì rimani spiazzato perché non vedi i mille libri di Raffaele Morelli o le numerose fatiche letterarie di Fabio Volo in bella vista.
Ma se ti riprendi dallo shock e hai la pazienza di buttare un occhio tra gli scaffali, scopri un mondo nuovo che ti arriva dritto al cuore, e ti accorgi che lì ci sono due librai in carne ed ossa che ti sorridono e che sono pronti a consigliarti, e non due cassieri dall'aria spenta che vendono libri come vendessero sottovasi.
Visto che Giorgio e Monica conoscono la realtà romana e, da poco, anche quella roveretana, una cosa che ci incuriosisce è capire quali siano le principali differenze tra i clienti romani e quelli trentini. Così veniamo a sapere, senza meravigliarci troppo, che i trentini sono inizialmente un po' più diffidenti rispetto ai romani, ma che partecipano più numerosi ai vari eventi che la libreria organizza, come il circolo letterario e le presentazioni di libri.
“Arrivano in tanti - affermano Giorgio e Monica - anche se magari si espongono meno rispetto ai romani, che parlano di più”. E rispetto ai gusti e alle abitudini di lettura, scopriamo che i roveretani sembrano maghgiormente disposti verso case editrici non famosissime e autori meno noti, “ma mentre alcuni autori a Roma sono molto richiesti, come DeLillo, a Rovereto non li cerca quasi nessuno”. E alcune differenze sono veramente curiose: “A Rovereto le donne leggono molti più libri di saggistica, con un rapporto, potrei dire a occhio, di novantanove a uno rispetto a Roma” ci racconta Giorgio. “E qui”, aggiunge, “c’è interesse anche per le raccolte di racconti, forse per una questione culturale legata alle tradizioni trentine”.
Gironzoliamo un po’ per gli scaffali e notiamo la grande cura per i dettagli e la varietà degli argomenti e dei generi. Di tanto in tanto, accanto a un libro, compare un bigliettino: “Leggimi, sono proprio un gran bel libro!”, oppure: “Che libro, cari lettori, che libro!”, e ancora: “Questo è il libro che appassionò Thomas Mann, una grande riscoperta”. E’ anche leggendo quei semplici messaggi che senti di essere nel posto giusto, e ti viene voglia di avere tra le mani uno di quei libri, di sfogliarli, di fare due chiacchiere con quei librai, perché sai che quelli sono messaggi che hanno scritto loro, e che quei libri li hanno letti sul serio.

E quando un libro li entusiasma ne scelgono uno, lo eleggono a “libro del mese” e lo mettono in bella vista all'interno della libreria. “E’ una scelta molto difficile e ragionata, quella del libro del mese” - afferma Giorgio – e da quando ci siamo accorti che venivamo spesso copiati spudoratamente da altre librerie, abbiamo deciso di non pubblicare più l’anticipazione del libro sul nostro sito. L’unico modo per scoprire qual è il libro che ogni mese portiamo all'attenzione del lettori, è di fare un salto da noi”.
Mentre iniziamo a scattare qualche foto qua e là per il pezzo che vogliamo dedicare ad Arcadia, Monica si arrampica su una piccola scala davanti alla cassa e srotola il telo bianco per le proiezioni, così apprendo che sono in atto i preparativi per la presentazione di un libro, uno dei tanti eventi che la libreria organizza con inesauribile energia, sfornati sistematicamente e con successo.
Basta dare un'occhiata al sito per accorgersi della numerosità e della varietà di tali eventi: le presentazioni di libri sono numerosissime (una di queste proprio stasera, 9 novembre, alle 18.30, in cui Giacomo Di Marco, noto psichiatra roveretano, presenterà il suo romanzo “L’ardenze”), ma ci sono anche altri format interessanti come il Circolo letterario (serate in libreria tra lettori), le Passeggiate letterarie (per conoscere la propria città in compagnia degli scrittori), Trekking e Librinbici (per unire movimento e lettura). E poi c’è l’iniziativa “Indovina chi viene stasera – i libri come ospiti” in cui il libraio, su richiesta, viene a domicilio e ti trascina dolcemente dentro a un mondo fatto di storie e di libri.
