Addio a Kreuzer, che con la "sua" mostra a Palazzo Trentini ha riunito il "Tirolo Asburgico"
Si è spento il collezionista d'arte di livello internazionale ed ex giudice altoatesino che ha donato alla Provincia di Bolzano la sua collezione di oltre 1.400 opere. Abbiamo visitato la mostra con alcune delle sue opere a Trento, fino all'11 marzo

TRENTO. Al palazzo Trentini in mostra una selezione di opere della collezione Kreuzer. L’esposizione celebra la conclusione dell’anno di presidenza trentina al “Drierlangtag” e vuole essere idealmente una sintesi artistica, oltre che storica, di un periodo, quello dopo il 1900, che non ha risparmiato nella sua tragicità e nei sui mutamenti epocali le attuali tre aree di Trento, Bolzano e Innsbruck. E proprio andando a visitare la mostra abbiamo pensato di rendere il miglior tributo a Josef Kreuzer, collezionista d'arte di livello internazionale ed ex giudice altoatesino, scomparso ieri.
“Kunst nach1900”, “Arte dopo il 1900”: ecco quindi una mostra di eccezionale qualità, che riassume, esponendo 48 capolavori la migliore produzione artistica novecentesca di quello che il fu “Tirolo Asburgico”. Un vivere qui in unione e separazione che le parole riassumono peggio dei capolavori esposti i quali permettono un viaggio nel tempo per ricongiungersi agli eventi, ai luoghi e agli uomini che qui si possono rincontrare tradotti in arte.
Josef Kreuzer ha donato alla Provincia di Bolzano tutta la sua collezione di 1400 opere e il palazzo nel centro di Bolzano che la ospita. Gesto che testimonia nel suo essere raro la necessità di essere pubblicizzato e celebrato insieme alle opere prestate per questo allestimento a Palazzo Trentini.
I 48 capolavori esposti permettono ad ogni visitatore, grazie al loro essere singolari diapositive che stimolano la reminescenza storica senza urtare nessuno, di compiere un percorso denso di allusioni ad ogni opera. Un percorso che per il valore assoluto delle tele esposte, può soddisfare qualunque livello di riflessione e presenta ogni artista all’apice del suo percorso creativo.
Dai colori ai paesaggi di Ebensperger, Diesner o Nikodem, passando per i momenti stilisticamente più ineccepibili che un Karl Plattner o un Aldo Shmid possono permettersi di esprimere nella loro estetica perfezionatissima, la mostra riesce anche nel difficile compito di ricongiungere idealmente la produzione artistica di questa regione limitata geograficamente a movimenti artistici più ampli, europei e oltre, partendo dalle tre sezioni che nell’allestimento della mostra raggruppano storicamente i 39 artisti rappresentati,13 appunto per ognuna delle tre provincie componenti l’Euregio.
L’esposizione sarà accessibile pubblico fino all'11 marzo 2017, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato dalle 10 alle 12.