Smith & Wesson, il far west di due "pistola"
Da domani, giovedì 16, fino a domenica la stagione di Grande Prosa del Centro Santa Chiara porta al Sociale la coppia Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi nel lavoro di Baricco diretto da Vacis. Due truffatori e falliti si incontrano alle cascate del Niagara e ne esce un quadro agrodolce dei diseredati sognatori. Con loro anche Mariella Fabbris e Camilla Nigro per una travolgente partitura a quattro voci

TRENTO. Dopo il successo fatto registrare nel 2003 con “Novecento”, la Stagione del Centro Servizi Culturali S. Chiara ospita sul palco del Teatro “Sociale” il nuovo lavoro nato dal fortunato sodalizio artistico composto dallo scrittore Alessandro Baricco e dal regista Gabriele Vacis. I due, entrambi torinesi e legati da vent’anni di collaborazioni, tornano a Trento con “SMITH & WESSON”, un racconto scritto da Baricco e messo in scena da Vacis.
Con questa nuova opera letteraria, lo scrittore torinese regala un altro testo teatrale al suo conterraneo Gabriele Vacis, ben felice di poterlo mettere in scena. «E’ raro che io metta in scena testi teatrali – precisa lo stesso Gabriele Vacis – di solito li scrivo con gli attori, i testi. C’è una sola eccezione. Un testo l’ho messo in scena: “Novecento”, di Alessandro Baricco. Ma è un’eccezione in tutti i sensi. Baricco ha scritto quel testo perché lo mettessi in scena io, con Eugenio Allegri. E la stessa cosa è accaduta per “Smith&Wesson”. Baricco non ha scritto un testo, ha scritto uno spettacolo. La scrittura di Baricco contiene l’azione. Quello che si deve fare è estrarla».
Protagonisti della vicenda, la strampalata coppia formata dal meteorologo Tom Smith e dal pescatore Jerry Wesson, - rispettivamente interpretati da Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi – due personaggi che vivono di piccoli espedienti. Ambientato in un Far West popolato da truffatori e falliti, i due si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Smith si è inventato meteorologo e raccoglie su un taccuino i dati sul tempo in base ai ricordi della gente, mentre Wesson è un pescatore, nel senso che pesca i cadaveri di chi si getta nelle cascate.
Un giorno, a casa di Wesson si presenta Rachel Green (impersonata da Camilla Nigro), una giovanissima giornalista che sogna di diventare famosa. Ha bisogno di una storia straordinaria da raccontare e, per ottenerla, è disposta a viverla in prima persona. Rachel vuole essere la prima ad affrontare il salto delle cascate uscendone viva. E’ così che chiede aiuto a questa sconclusionata coppia. A fare da sfondo a questa avvincente partitura a quattro voci, l’immensità delle cascate del Niagara, un luogo che rammenta agli uomini quel tipo di grandezza cui aspirano, ma che difficilmente riescono a raggiungere.
“SMITH & WESSON” – nuova produzione dei Teatri Stabili di Torino e del Veneto – fa tappa a Trento dopo aver debuttato nel maggio del 2016 al Teatro Goldoni di Venezia, raccogliendo un grande riscontro di pubblico e di critica. Il noto critico teatrale Masolino D’Amico, sulle pagine de La Stampa, avvicina l’opera al genere tipicamente americano della ballata popolare (“Frankie and Johnny”, “Bonnie and Clyde”). «La sua è una gradevole imitazione in chiave di sorridente ironia – scrive D’Amico - più un pizzico di compassione davanti alla ingenua incoscienza dei diseredati sognatori».
Spostando l’attenzione verso la messa in scena, Masolino D’Amico ne elogia poi gli interpreti. «L’elegante confezione diretta da Vacis in 100 minuti filati è sostenuta da brillanti scambi di dialogo tra i due clown, un Vladimiro e un Estragone derivati da Mark Twain: ottima occasione per interpreti spiritosi come Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi, che non se la fanno sfuggire. Forse ancora più ammirevole di loro perché meno prevedibile risulta la Rachel di Camilla Nigro».
“SMITH & WESSON” riunisce sul palco un gruppo di artisti che hanno fatto delle relazioni e del loro sviluppo nel tempo un’autentica cifra stilistica: Natalino Balasso è stato protagonista in diversi spettacoli di Vacis, mentre Fausto Russo Alesi è stato allievo del regista alla Civica Paolo Grassi di Milano. Accanto a loro Mariella Fabbris, una delle fondatrici del Laboratorio Teatro Settimo e la giovane Camilla Nigro. A completare lo spettacolo, i costumi di Federica De Bona, la scenofonia di Roberto Tarasco e la parte video affidata a Michele Fornasero.
“Smith & Wesson” esordirà al Teatro “Sociale” giovedì 15 marzo alle ore 20.30. Sono previste repliche venerdì 16 e sabato 17 marzo, sempre alle ore 20.30. La replica di domenica 18 marzo è infine prevista per le ore 16.00. Venerdì 16 marzo alle ore 17.30
«FOYER DELLA PROSA» con Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi. Ad impreziosire lo spettacolo, venerdì 16 marzo alle ore 17.30, presso lo spazio ridotto del Teatro Sociale, è previsto il consueto appuntamento con i «FOYER DELLA PROSA», incontri di approfondimento e dibattito coordinati e curati dalla professoressa Claudia Demattè e dal professor Giorgio Ieranò, proposti dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento. La partecipazione è libera e alla discussione saranno presenti Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi. Ad introdurre il dibattito ci sarà la professoressa Claudia Demattè, docente presso l'Università di Trento.