Le attività outdoor come strumento per vivere la natura in maniera consapevole e piena: ecco il docu-film ''The Clean Approach''
Il documentario diretto da Luca Albrisi e Alfredo Croce vuole mostrare come questi sport possano uscire dalla logica antropocentrica del risultato e della sfida alla natura diventando al contrario un'esperienza biocentrica e "cleen"

TRENTO. Vivere la natura rispettandola, approcciarvisi in modo consapevole, riscoprire il profondo rapporto tra uomo e ambiente: il tutto praticando attività outdoor. The Clean Approach è qualcosa di più di un semplice documentario. Vuole essere un esempio di come si può vivere la propria esperienza "sportiva" cambiando il punto di vista delle cose: non più approcciandovisi in maniera antropocentrica ma, al contrario, con una visione biocentrica dell'esistenza. E allora, per esempio, lo scialpinismo non è più una sfida a se stesso e alla natura (magari con pericolosi fuoripista che si trasformano in catastrofiche valanghe) ma uno scoprire quel che ci circonda con rispetto e attenzione.
Insomma se da un lato le pratiche outdoor possono essere un mezzo per aumentare la presa di consapevolezza degli esseri umani riguardo alla propria, effettiva, appartenenza al mondo naturale dall’altra, se praticate senza consapevolezza ambientale, possono a propria volta rappresentare un impatto sull’ecosistema. Il film, nato dalla scrittura di Luca Albrisi, da lui co-diretto insieme ad Alfredo Croce, e prodotto da Pillow Lab in collaborazione con Associazione Humus è il racconto del viaggio di tre appassionati di “clean” outdoor attraverso le quattro stagioni e attraverso alcune aree naturali protette.

Il tutto è forte di una riflessione filosofica, antropologica ed emozionale sull’appartenenza umana all’ecosistema e sul concetto di “limite” nelle sue diverse forme. Al progetto hanno partecipato professionisti del mondo outdoor, esperti in tematiche ambientali, nomi illustri nel campo dell’antropologia e della psicologia nonché direttori e presidenti di parchi naturali italiani. Nel complesso il documentario mira a creare un ponte e un dialogo tra il mondo dell’ambientalismo e quello delle attività outdoor sostenibile in un’ottica di presa di consapevolezza e di educazione ambientale. E quindi anche a livello di realizzazione la sostenibilità l'ha fatta da padrona: per, per esempio, tutte le immagini aeree sono state realizzate tramite l’ausilio di droni e mai di elicotteri in location di volo nelle quali non si sarebbe recato troppo disturbo alla fauna locale.
Il progetto, che in parallelo vede anche la realizzazione di una mostra itinerante di tele fotografiche e testuali, è stato realizzato grazie al contributo della Provincia e di sponsor privati quali Ferrino, Casse Rurali Trentine, Azienda per il Turismo della Val di Sole, Consorzio Turistico Pejo 3000 ed Elleerre. La prima proiezione di The Clean Approach, a cui sarà possibile assistere solo su invito, avrà luogo il 5 Aprile presso il Muse - Museo delle Scienze di Trento. Successivamente il documentario inizierà il proprio tour attraverso alcuni dei principali film festival nazionali ed europei per poi divenire pubblico e liberamente fruibile a fine 2018.