Il rave party dei poveri e sofferenti
Questa sera al Melotti di Rovereto la rassegna del Santa Chiara "Cinema Presente" ospita Alessandra Celesia per un incontro con il pubblico dopo il suo film "Anatomia del miracolo". E' l'immersione negli eccessi del culto popolare nelle celebrazioni della Madonna dell'Arco a Napoli. Una Madonna alla quale il popolo parla in dialetto e dà del tu.

ROVERETO. Dopo il successo dell’anteprima regionale di Hannah e l’affollato incontro con il regista trentino Andrea Pallaoro, la rassegna di anteprime cinematografiche e incontri con gli autori “Cinema presente” del Centro Santa Chiara prosegue questa sera, venerdì 23 febbraio, con l’arrivo all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto della regista Alessandra Celesia, per l’anteprima del suo affascinante "Anatomia del miracolo", immersione nel culto popolare e nelle celebrazioni per la Madonna dell’Arco, a Napoli.
L’incontro con la documentarista valdostana, che da tempo vive e lavora in Francia, si aprirà come abitudine alle 18.30 con una conversazione moderata dal curatore della rassegna Sergio Fant, e proseguirà alle 21.00 con l’anteprima del film, presentato all’ultimo Locarno Festival, un ritratto delle speranze e della disperazione dell’Italia contemporanea raccontate, con straordinaria sensibilità, dai bassifondi della città partenopea.

Venerata dal popolo che la reclama parlandole in dialetto e dandole del tu, la Madonna dell’Arco è la star assoluta di un mito tutto italiano, che da secoli genera isteria, rotolamenti e convulsioni, scene di folle in delirio: un “rave party” dei poveri e dei sofferenti che si riconoscono nella sofferenza simboleggiata dal caratteristico ematoma sulla guancia sinistra, e chiedono la grazia. Intorno a questa contusione si articola il ritratto di un’Italia in piena sofferenza, incapace di rimarginare le proprie ferite, e si penetra lentamente nell’anatomia scomposta di un paese che continua ad affondare sotto gli occhi di tutti, aspettando da sempre un miracolo.
Alessandra Celesia ha lavorato a lungo nel teatro, come attrice e regista, al tempo stesso ha sviluppato la passione per il cinema. Comincia a girare nella sua regione natale, la Val d'Aosta, e nel suo paese d’origine, l’Italia, finché non si trasferisce a Parigi dove il cambiamento di vita ispira nuovi film. Il suo interesse si rivolge alle persone, alla loro fragilità, la loro umanità, che vivano in Italia, a Parigi o a Dublino. Ha firmato vari documentari tra cui Luntano (2006), Il libraio di Belfast (2012) presentato al festival Visions du Réel di Nyon, e Miraggio all’italiana (2013) che ha debuttato al festival Cinéma du Réel di Parigi.
L’ingresso all’incontro delle 18.30 è gratuito, il costo del biglietto intero per la proiezione delle 21.00 è di 5 euro.
Prevendita online sul sito www.primiallaprima.it.