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Cervelli in fuga, l'amarezza è quasi punk

Torna "Invisibili generazioni" di Elementare Teatro che in un tour provinciale riporta in scena i sentimenti di chi deve lasciare l'Italia in cerca di un futuro, delle loro famiglie ma anche di chi caparbiamente prova a rimanere. Tesero, (domani, giovedì 22), poi Lavis, Concei e Brentonico per lo spettacolo scritto e diretto da Carolina De La Calle Casanova che ha voluto una commedia grottesca per trattare un tema di sempre maggiore attualità

Pubblicato il - 21 marzo 2018 - 07:32

TESERO/LAVIS/ CONCEI/ BRENTONICO. Prosegue con sempre crescente successo il tour dello spettacolo Invisibili Generazioni della compagnia Elementare Teatro. La produzione che ha debuttato lo scorso novembre presso il teatro Zandonai di Rovereto ha già calcato i palcoscenici di numerosi comuni trentini e, nel corso di questa settimana, verrà ospitata anche nei teatri di altri quattro comuni della Provincia: Tesero, Lavis, Ledro e Brentonico. 

 

 Un quinto comune, Folgaria, ospiterà una replica dello spettacolo esclusivamente per gli studenti del territorio questo pomeriggio. Una tournée che ha consentito allo spettacolo e alla compagnia di attraversare il Trentino raccontando la storia di una famiglia che, comunemente a molte, vede partire uno dei propri figli che sceglie di abbandonare il paese natale con il desiderio di trovare un contesto di vita che possa riconoscere a livello professionale il valore delle sue idee, scarsamente considerate nella terra madre.

 

 Parallelamente si snoda la vita dei suoi famigliari: un fratello che combatte contro una società che non trova una reale collocazione personale e professionale per lui, una nonna che ha cresciuto i nipoti come dei figli propri e, una badante ucraina, dottoressa emigrata dal suo paese che sarà accolta in famiglia dopo aver osteggiato iniziali resistenze e combattuto contro qualche stereotipato pregiudizio.

  

 Lo spettacolo racconta in modo reale e semplice il tema della mobilità giovanile per favorire l’immedesimazione e consentire al pubblico di approcciare e comprendere in modo chiaro ed emozionale un fenomeno sociale in larga espansione. Spesso si sente parlare di “fuga di cervelli” verso l’estero, Invisibili Generazioni analizza sia lo stato d’animo di chi sceglie di lasciare il proprio paese d’origine sia di quanti con impegno e talvolta amara frustrazione cercano di rimanere e, tenacemente, costruirsi un futuro in una realtà che frequentemente si rivela spinosa e respingente.

Lo spettacolo alterna al racconto famigliare tratti di comicità punk caricaturale dove, dirigenti, rappresentanti delle istituzioni, vengono mostrati quali uomini neri senza identità colti nel tentativo di affrontare il massiccio fenomeno dell’emigrazione giovanile, senza raccogliere successi sul campo, arrovellandosi in intricate soluzioni impraticabili giungendo all'abbandono dell’intento a causa di varie ed astruse ragioni. 

 

 Le generazioni narrate sono dunque state definite “invisibili” proprio perché per scelta o mancanza di opportunità in patria scelgono di cercare fortuna e riconoscimento in paesi stranieri. Commissionato co-prodotto dall’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento nell’ambito del progetto Trentino Global Network, lo spettacolo è stato ideato, scritto e diretto da Carolina De La Calle Casanova che con queste parole presenta il lavoro: “Questo paese sta invecchiando; i giovani se ne vanno, anno dopo anno. Nemmeno la Brexit, l’Isis, gli estremismi in aumento, la nascita di nuovi mestieri at home arrestano le ben tre generazioni invisibili che prendono residenza all’estero. E tutto ciò non lo diciamo noi, lo dicono i dati (incompleti per difetto) dell’Aire, il rapporto annuale dell’Istat, gli studi.


 Con Invisibili Generazioni abbiamo dato vita ad una commedia grottesca e punk che canta di questo cambiamento e abbiamo collocato nel coro delle retrovie la classe dirigente; nel ritornello che si ripete la nonna; nelle strofe in prima linea chi parte e chi resta: due fratelli orfani”. Corinna Grandi, Marco Ottolini, Paola Tintinelli e Federico Vivaldi portano in scena una storia giocata su un doppio binario: il racconto delle vicende di una famiglia comune che vede espatriare uno dei propri “figli”, si alterna all’evidente difficoltà vissuta dalle istituzioni, figure dirigenziali, che non riescono ad arrestare il fenomeno della migrazione giovanile vedendo il propri territorio invecchiare, inesorabilmente.  

 

 Il primo appuntamento con la seconda fase della tournée di Invisibili Generazioni è fissato per domani, giovedì 22 marzo alle ore 21.00 teatro comunale di Tesero; venerdì 23 marzo replica serale alle ore 21.00 presso l’auditorium comunale di Lavis; sabato 24 marzo ore 21.00 presso il centro culturale Locca di Concei a Ledro e, chiude questa fase della tournée, il comune di Brentonico dove lo spettacolo andrà in scena domenica 25 marzo alle ore 21.00 presso il teatro Monte Baldo.

 

 Oltre a questi appuntamenti con la pièce, si segnala che, Invisibili Generazioni nel corso dei mesi si è strutturato come un progetto ricco e articolato che garantirà il coinvolgimento diretto degli studenti trentini che avranno la partecipare a laboratori didattici e teatrali condotti dalla compagnia.

Domenica 25 marzo 2018 ore 21.00, Teatro Monte Baldo di Brentonico.

 

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