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Le infinite varianti comiche di "La lettera"

A Meano questa sera alle 20.45 sale sul palco l'one man show Paolo Nani con un lavoro all'ennesima replica, (un record di rappresentazioni) che si ispira agli Esercizi di stile di Queneau in chiave irresistibile. Risate da inizio a fine con un maestro del teatro fisico.

Pubblicato il - 29 novembre 2017 - 08:53

TRENTO. Torna la stagione teatrale professionale questa sera a Meano e torna con un lavoro che replica dopo replica ha aumentato i consensi. Si tratta de "La lettera", di e con Paolo Nani per la regia di Nullo Facchini, in scena alle 2'.45. La commedia ha guadagnato il premio United Slapstick – The European Comedy Award, a Francoforte e il premio Roner nella rassegna del Carambolage di Bolzano.

 

Dal 1992 “La Lettera” è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a quindici micro-storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa.

 

Perché non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo?” vien fatto di chiedersi. La risposta sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico.

 

Il tema de “La lettera” è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. La storia si ripete 15 volte in altrettante varianti come: all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo ecc.ecc.

“La Lettera” è uno studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, portati all’estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo che si replica dal Febbraio ’92.

 

 La tematica de “La Lettera” è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau “Esercizi di Stile”, scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta 99 volte volte in altrettanti stili letterari.

 

 Nonostante le oltre 1200 repliche, questo piccolo, perfetto meccanismo continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista. Paolo Nani porterà ancora una volta sulla scena “La Lettera”, impressionando sempre il suo pubblico.

 

 

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