"La santa crociata del porco", il libro sul maiale che si erge a simbolo nazionalista presentato al 'Bruno'
L'autore Wolf Bukowski, guest blogger del sito Giap dei Wu Ming, redattore della Nuova rivista Letteraria e collaboratore di Internazionale, sarà al centro sociale mercoledì 29 novembre

TRENTO. "La soluzione per me è semplice - aveva detto il consigliere provinciale Filippo Degasperi del MoVimento 5 Stelle - da domani maiale a colazione, pranzo e cena. Chi non lo gradisce può tornare da dove è venuto".
Commentava così il sit-in inscenato a Marco di Rovereto da alcuni richiedenti asilo per questioni legate alle forniture alimentari. Ma questo è solo il più recente e vicino degli esempi che vedono il maiale ergersi, o meglio venire eretto, a simbolo nazionalista.
Poco prima il porco crociato aveva le sembianze di un simpatico gioco di plastica nel cortile di una scuola materna di Rovereto, e un'altra volta la sua carne riempiva i panini lanciati a migranti affamati nelle propaggini orientali dell'Europa, e infine, o peggio ancora, si trovava decapitato e conficcato su pali di legno, a difendere suo malgrado questi stessi confini.
"Le radici simboliche del maiale s'intrecciano profondamente con la storia culturale, politica ed economica della storia dell'uomo, segnando in maniera determinante il capitalismo novecentesco e la sua forza distruttrice", scrive il Centro sociale Bruno che sull'argomento presenta domani sera un libro di Wolf Bukowski.
Edito dalle edizioni Alegre, "La santa crociata del porco" traccia le tappe salienti di un maiale prima imposto, poi negato e infine sterminato, in nome del trionfo della morte e del profitto.
Bukowski sarà a Trento mercoledì 29 novembre alle 20.30 per parlare del percorso che l'ha portato a scrivere il saggio, proseguendo e allargando ulteriormente quella critica della società e del modo in cui si racconta, che aveva iniziato con il fortunato "La danza delle mozzarelle" (ed. Alegre, 2015).
Wolf Bukowski è uno dei guest blogger del sito dei Wu Ming, Giap, è redattore della Nuova rivista Letteraria, collabora con Internazionale, ed è autore di Il grano e la malerba (Ortica editrice, 2012) e del già citato La danza delle mozzarelle (Alegre, 2015).