Fili spinati, trincee, fortini della Grande Guerra immersi nel silenzio e nella meraviglia della natura: ecco le foto di Andrea Contrini
Si chiama "Echi del silenzio" ed è la pubblicazione firmata dal fotografo roveretano uscita anche su National Geographic che sarà presentata a Trambileno. Un'opera dal grande valore storico e artistico (GUARDA LA GALLERY)

TRAMBILENO. Filo spinato, trincee, buche provocate dalle esplosioni dei mortai e poi casematte, muri di cinta, fortini. Le tracce della Grande Guerra contornano il Trentino meridionale in ogni dove. Riaffiorano da prati verdi, compaiono lungo i sentieri di montagna, si stagliano imponenti sulle vette delle montagne. Una collezione di scatti le raffigura così come si presentano oggi forti del contrasto tra la natura, a suo modo placida e meravigliosa, e gli elementi umani che invece rimandano a battaglie, sofferenza e morte.
L'autore di queste meravigliose immagini, già finite su National Geographic, è Andrea Contrini nato a Rovereto, in Trentino, nel 1982. Le sue foto si potranno apprezzare nel volume "Echi del silenzio" che verrà presentato venerdì alle 20.30 a Trambileno all'Auditorium comunale. Contrini ha dedicato numerosi progetti fotografici all’esplorazione del territorio e alla sua storia attraverso i quali, spaziando dall’architettura al paesaggio, le tracce del passato riaffiorano nel presente. In tema di Prima guerra mondiale è autore anche de "I Guardiani del Silenzio" (2015), volume sulle fortezze di montagna tra Trentino e Veneto e "La Quiete dopo la Battaglia" (2016), reportage sui campi di Verdun e della Somme apparso sul sito web di National Geographic Italia.
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"Echi del silenzio" è un meraviglioso libro che va alla scoperta dei paesaggi della Grande Guerra nel Trentino meridionale: dagli ambienti mediterranei del Lago di Garda fino alle alte quote del Pasubio dove si combatté la cosiddetta “Guerra bianca”, passando per il massiccio del Baldo, la Val di Gresta, la Vallagarina, la Vallarsa, il Monte Zugna e le Piccole Dolomiti. D'altronde il Trentino meridionale fu una delle zone più contese del fronte italiano-austriaco durante la Prima guerra mondiale. A un secolo di distanza, le aspre tracce dei combattimenti segnano ancora il paesaggio, echeggiando il dramma del passato nel silenzio della natura.
Ispirandosi a diari e memorie di combattenti italiani e austro-ungarici, Andrea Contrini ha intrapreso un viaggio alla scoperta di quel tratto di fronte, mostrando attraverso la fotografia come lo scorrere del tempo ha trasformato i campi di battaglia in luoghi di pace. Echi nel silenzio è il risultato di una ricerca personale che crea un ponte tra memoria storica e paesaggio attuale, sviluppando così una prospettiva nuova nell’ambito del Centenario della Grande Guerra. Il progetto editoriale propone quasi duecento fotografie a colori, suddivise in capitoli con ordine geografico.
Le immagini e le relative didascalie sono accompagnate da testi del ricercatore storico Fernando Larcher e dalla prefazione del fotografo britannico Michael St Maur Sheil. Una mappa dell’area, fotografie documentarie dell’Archivio del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e diverse memorie tratte da diari e lettere dell’epoca completano il contesto storico-geografico. I testi sono presenti in italiano e inglese. Il progetto è rivolto ad un pubblico eterogeneo: dagli amanti di fotografia agli appassionati di storia o di trekking in montagna ma è una pubblicazione davvero di grande valore artistico e storico.