"Alfabeto Eccel", la fotografia a lettere maiuscole
Sabato l'associazione che porta il nome dell'artista-fotografo scomparso da 5 anni organizza una giornata di ricordo alla sala Aurora di Palazzo Trentini. Del suo genio parleranno diversi esperti ed estimatori che gli sono stati amici. Ha lasciato immagini di grande impatto e forza, progetti multiculturali che sono stati apprezzati nelle mostre in tutto il mondo. In Trentino, un anno fa, un tardivo risarcimento con la sua prima mostra antologica.

TRENTO. Se ne è andato da cinque anni – troppo presto – ma per chi lo ha amato come uomo e come artista Adriano Eccel è sempre presente. C’è con la sua immaginazione immaginifica, con la sua fotografia fuori da ogni schema per quanto è in grado di confondere le tecniche e confondersi con altre discipline.
C’è con la sua caparbia volontà di esplorare, sperimentare, senza mai disancorarsi dalla precisione maniacale della competenza tecnica e della qualità del prodotto. C’è – Adriano Eccel – nel lavoro instancabile della Fondazione che porta il suo nome, l’associazione AEccel per la fotografia.
Claudia, la sua Claudia, la tiene viva con l’apporto dei tanti amici che coltivano il ricordo di Adriano con una stima ed una ammirazione che si alimenta nel promuovere la sua opera.
A cinque anni dalla prematura scomparsa l’associazione AEccel torna ad essere protagonista nel nome di Adriano. Torna a concretizzare pubblicamente il suo impegno divulgativo dopo la bella esperienza di un anno fa, quando seppe trovare il modo di allestire a Palazzo Trentini la più importante rassegna antologica su Adriano Eccel.
Per l’artista della fotografia, un artigiano di rara lungimiranza tecnica ma anche filosofica, fu un tardivo ma fondamentale risarcimento. Eccel espose ovunque. Ovunque fu premiato. Ma in Trentino ebbe meno occasioni di quelle che avrebbe meritato. “Nemo profeta”, brutta regola. Ma purtroppo reale in un Trentino che tende ad esaltare solo i profeti di un vuoto provincialismo.
Ora, dopo la mostra antologica, di Adriano Eccel si potrà continuare a scoprire. Stavolta, parlando. L’associazione AEccel ha promosso per sabato 11 una giornata celebrativa, sempre a Palazzo Trentini, (Sala Aurora, inizio alle 9.30). L'iniziativa si chiama "Alfabeto Eccel" . Una celebrazione, e ancora una volta un ricordo vivo, che sfuggirà ad ogni retorica provando ad entrare nell’anima del lavoro di Adriano Eccel.
Sarà proposto, in collaborazione con la Promart, un ricco contributo di materiali multimediali che faranno da cornice agli interventi. Tutti di rilievo. La conferenza, o meglio la giornata di riflessione su un artista: la sua e tutta la fotografia d’arte e di valenza sociale. E’ una tappa con la quale l’associazione AEccel vuole disegnare un progetto pluriennale, finalizzato a rendere viva e permanente la memoria di Adriano Eccel.
A prendere la parola nella conferenza saranno Renato Zuani, fotografo e profondo conoscitore dell’opera di Eccel (Ricordi. Un fotografo e un amico); Luca Chisté, sociologo, fotografo e docente di fotografia (Lo stampatore e il fotografo); Riccarda Turrina, critico d’arte (Dialoghi da un’intervista inedita); Dario Coletti, Fotografo, Responsabile del Dipartimento di Fotogiornalismo dell’ISFCI - Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma (Alfabeto Eccel.01); Michele Fucich, storico dell’arte (La scrittura densa di Adriano Eccel. Una riflessione sugli strumenti critici); Sandro Iovine, Direttore di FPMag, rivista italiana di cultura dell’immagine (Il Codice Duval: tra storia e autorialità).
Adriano Eccel (bolzanino di nascita e trentino di adozione) si è interessato per più di un decennio di pittura, grafica ed esperienze artistiche. Un bagaglio creativo che nei primi anni 80 ha trasferito ad una passione diventata totalizzante: la fotografia. Uno scatto, mille scatti, in una contemporaneità fatta di un mondo di interessi culturali diversi. Una grande sensibilità, un’enorme curiosità che emerge in ogni particolare dei suoi lavori decisamente singolari.
Una vera “scrittura” fotografica. Ma definire la fotografia di Eccel non è facile. Ma è facile portasi via emozioni forti per le sue immagini intrise di presente ma anche di lungimiranza.
Dopo un triennio di studi in cui affina psicologia e analisi dell’immagine, tecnica fotografica e stampa Fine Art, realizza "Il Muro" (1985) il suo primo lavoro fotografico. Seguiranno, in ordine cronologico, le seguenti serie di immagini: "Attraverso la sfera", "La partita a bocce", "Photoopere", "Vietato l’ingresso", "Il Codice Duval", "Lo specchio immaginario" (ciclo non totalmente concluso che comprende 18 opere e da cui è tratto il trittico "Il Confessionale - Ex Voto").
Nel 1995 parte del suo lavoro fotografico "Photoopere" viene pubblicato negli Stati Uniti dal prestigioso Graphis International Fine Art Photography di New York.
Il suo lavoro è stato apprezzato sia in Italia che in Europa da curatori e critici di fama internazionale; tra questi Jean Claude Lemagny, che acquisisce le immagini del lavoro fotografico "Vietato L’ingresso" ora in permanenza nella collezione internazionale di fotografia della Biblioteca Nazionale di Parigi.
Nel corso di una ventennale attività espositiva, Adriano Eccel ha realizzato più di 80 mostre, personali e collettive, allestite in gallerie private, musei di fotografia e arte contemporanea, aste, fiere e festival internazionali in diversi paesi tra cui Italia, Germania, Francia, Spagna e paesi dell’Est Europa.
Molte le immagini presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea. Il convegno a palazzo Trentini ripercorrerà decine di eventi prestigiosi nei quali il fotografo è stato assoluto protagonista. Alfabeto Eccel: ovviamente parte dalla A di arte. E la lettera è maiuscola.