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Al tavolo verde in caratteri si mettono in gioco

Domani, giovedì, al teatro di Pergine va in scena lo spettacolo "Poker", tratto da testo di Patrick Marber per la traduzione. Un ristorante, il proprietario, il figlio, il cameriere e il cuoco. Tutti a carte scoperte. Un arrivo improvviso. I colpi a sorpresa e una serie di metafore fino all'imprevisto successo di Pollo. Passioni e speranze nelle notti lunghe delle sfide

Pubblicato il - 15 novembre 2017 - 12:55

PERGINE. La stagione di Aria Teatro a Pergine si arricchisce domani, giovedì 16, oggi di uno spettacolo ad alta intensità ed emozione. Si tratta di "Poker", tratto da un testo di Patrick Marber per la traduzione di Carlo Sciaccaluga. La regia è di Antonio Zavatteri che dirige la compagnia Gank e la produzione di Francesco Montanari. In scena  Massimo Brizi, Alberto Giusta, Aldo Ottobrino, Matteo Sintucci, Federico Vanni e Antonio Zavatteri.

 

 Un ristorante. Il proprietario e suo figlio, due camerieri e il cuoco. Ogni domenica sera dopo la chiusura, e prima del giorno di riposo, questi vanno nello scantinato del locale e giocano a poker tutta la notte. Le settimane e la vita di queste cinque persone sono scandite da questa consuetudine. Le loro passioni e le loro speranze si condensano in questa notte di sfida reciproca, in cui si cerca il riscatto: una settimana di gloria.

 
 Questa routine viene spezzata dall'ingresso in scena, e quindi al tavolo da gioco, di un personaggio misterioso per quasi tutti i protagonisti della vicenda, ma non per il pubblico, che porta, alla commedia e alla vita dei nostri amici, disequilibrio e curiosità, e a noi che assistiamo e che conosciamo elementi sconosciuti ai nostri eroi, una suspense sui possibili sviluppi degli avvenimenti e della partita che si giocherà.

La prima commedia di Patrick Marber, ex cabarettista, autore del più recente “Closer”, uno dei must della nuova drammaturgia inglese - una creazione perfetta, leggera, crudele e molto, molto divertente. Lo spettacolo – con sei attori – è composto da due tempi per una durata complessiva di due ore circa.

 

 Ecco la recensione su Fermata Spettacolo dopo la messa in scena al Parioli di Roma. "Tutti bravissimi gli attori. Carl è indebitato con tutti e non ha i soldi per giocare, ma il padre lo finanzia, Sweeney, deve incontrare dopo tanto tempo la piccola figlioletta di 12 anni e questa domenica non vorrebbe giocare, ma l’intervento dell’amico a lui tanto caro Frankie, fa la differenza e salvano anche questo fine settimana il tanto atteso appuntamento con il Poker di Stephen e le introspezioni caratteriali e umane dei protagonisti giocatori della pièce. Colorano la scena la cravatta e la camicia di Pollo, il vero focus dello spettacolo.

 

 L’arrivo di Ash, un personaggio misterioso, molto intimo di Carl,  giunto a riscuotere da quest’ultimo un debito di ben 300 sterline, svelano anche al padre le giocate furtive al casinò del figlio e gli imponderabili debiti del medesimo. Bel ragazzo,  poco avvezzo al lavoro,  ma facile a cedere alle tentazioni del tavolo verde e a quelle che la sua avvenenza garantiscono a chi per più di un anno lo ha finanziato oltre al doveroso impegno paterno.

Il suo ingresso in partita ci porta in cantina e al tavolo da gioco appunto del secondo atto e qui lo show brilla di spontaneità, peculiarità e debolezze dei protagonisti, chi istintivo, chi mestierante,  chi paterno e affezionato ai propri collaboratori, chi incline all’iracondia non sa sfuggire ai consigli di chi gli è sempre vicino, chi giovane non nasconde invidie e irresponsabilità.

 

 E pensare che questi,  proprio Carl, dovrebbe essere il socio in affare della nuova attività di Pollo. Il miraggio di vedere Ash investitore in questa poco credibile avventura, il suo assenso alla sfida, cambiano in finanziatore anche il padre Stephen.

 

 La vittoria al poker di Pollo, invero sempre sfortunato la gioco, sia pure un testa o croce, donde il soprannome, benevolmente favorita dal fautore dell’appuntamento domenicale,  fanno degno il finale dell’impresa e della rappresentazione con un applauso fragoroso al balletto di saluti che fa giustamente tutti protagonisti i 6 maschietti in scena, con divertente alternanza di presenza focus, in centro palco per l’inchino.

Ecco il trailer dello spettacolo

 

 

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