Turni di 12 ore, il punto nascita del Santa Chiara a rischio in qualità e sicurezza
Nursing up di Trento ha incontrato Paolo Bordon e i vertici dirigenziali dell'Azienda sanitaria per evidenziare le criticità dopo la chiusura dei punti nascita di Arco, Tione e Rovereto. Hoffer: "Chiediamo un tavolo tecnico per affrontare queste problematiche"

TRENTO. Non accennano a placarsi le problematiche relative alla sanità trentina dopo la chiusura dei punti nascita di Arco, Tione e Rovereto. Nursing up nell'incontro con Paolo Bordon e i vertici dirigenziali dell'Azienda sanitaria ha evidenziato l'enorme carico di lavoro a cui è sottoposto il punto nascita dell'ospedale Santa Chiara di Trento.
"Nursing up ribadisce con forza l'esigenza di assumere il personale necessario - riferisce Cesare Hoffer, coordinatore provinciale di Nursing up di Trento - e lo farà in tutte le sedi istituzionali. Qualità e sicurezza delle prestazioni si garantiscono con una idonea dotazione organica che fornisca la possibilità ai professionisti di un adeguato recupero psico-fisico. In questo momento invece il personale è stressato dai continui salti riposo e da ferie arretrate non usufruite, in molte situazioni ha scelto volontariamente di adottare una turnistica sulle 12 ore per poter disporre di un numero adeguato di giornate di riposo".
Il polo del capoluogo sarebbe infatti gravato dall'onere di garantire sempre e comunque un'ostetrica a bordo dell'elicottero, per assicurare i sempre più frequenti trasporti protetti tra le periferie ed il centro ed i 220 parti aggiuntivi confluiti all'ospedale di Rovereto, in seguito alle chiusure periferiche.
"Chiediamo di convocare - ribasice Hoffer - a breve un tavolo sindacale che affronti le problematiche di tutti i punti nascita, compresi quelli di Trento e Rovereto, che hanno dovuto fronteggiare la nuova riorganizzazione dovuta alla chiusura dei punti nascita di Arco e Tione, con relativo aumento di accessi e di istituire un tavolo tecnico per valutare anche il punto di realizzazione del percorso “nascita” territoriale e l'adozione della nuova organizzazione per il personale infermieristico e operatore socio sanitario".