Trovato morto sotto la valanga sul Brenta un giovane di Trento
Le unità cinofile e i soccorsi hanno trovato il corpo del giovane. A dare l'allarme era stato l'amico che era riuscito a schivare la valanga e che è rimasto con i soccorsi per aiutare nelle ricerche

TRENTO. L'amico è voluto rimanere sul posto per assistere fino in fondo alle ricerche dell'uomo rimasto seppellito dalla valanga. Ricerche che però sono terminate come peggio non si poteva. Non ce l'ha fatta, infatti, il giovane di Trento rimasto sotto una valanga questo pomeriggio sul Brenta. La massa nevosa si è staccata nella zona vedrette di Prato Fiorito e ha travolto due escursionisti a 2.800 metri di altitudine. L'allarme è stato dato immediatamente e sono intervenuti sul posto gli uomini del soccorso alpino e l'elicottero del 118.
Le due persone si trovavano circa a metà strada tra il rifugio Dodici Apostoli e il rifugio Agostini e stavano camminando sulla neve quando hanno improvvisamente creato il distacco di un lastrone di neve ventata che, a sua volta, ha generato una valanga che li ha travolti, trascinandoli su dei salti di roccia, facendoli cadere per alcuni metri. Uno dei due escursionisti è caduto sulla neve del salto sottostante, rimanendo in superficie, incolume e non vedendo più l’amico, ha dato subito l’allarme, telefonando al Numero unico di emergenza, al 118. I due non erano attrezzati con il kit di autosoccorso (ArtVa, pala e sonda).
Scattato l’allarme sul posto sono stati subito elitrasportati circa 50 uomini del Soccorso alpino di diverse aree operative e 3 Unità cinofile del Soccorso alpino che hanno subito iniziato le operazioni di sondaggio con le sonde e la ricerca con i cani. Purtroppo il giovane è stato ritrovato in un interstizio tra il ghiaccio e la roccia, all’inizio della vedretta di Pratofiorito, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.