Terremoto, inaugurata la scuola "trentina" di Amatrice ma a Trento è già polemica
Costruita in tempo record, oggi c'è stato il taglio del nastro alla presenza del governatore Rossi e della ministra Giannini. Bottamedi: "Siamo i più fighi d'Italia? Wooww. E' solo promozione turistica"

TRENTO. Anche gli studenti di Amatrice andranno a scuola. Una scuola costruita in solo 17 giorni dalla Protezione civile del Trentino. L'inaugurazione oggi alla presenza della ministra all'istruzione Stefania Giannini, del sindaco della città colpita dal terremoto Sergio Pirozzi e del governatore Ugo Rossi.
Grazie a chi ha reso possibile riaprire la scuola ad Amatrice, oggi. Siamo appena all'inizio, è ancora lunga. Ma oggi #grazie. Viva l'Italia
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 settembre 2016
“Venti giorni fa avevamo tutto. Eravamo uno dei borghi più belli d'Italia – ha affermato il primo cittadino di Amatrice – ora non abbiamo più nulla, ma oggi ripartiamo da qui, da questa scuola, perché con essa abbiamo tutto”. Il presidente Rossi ha sottolineato come “in questo evento drammatico, l'Italia ha saputo dimostrare una grande generosità”. Lo stesso Matteo Renzi, in un tweet di stamattina, ringrazia “chi ha reso possibile la riapertura della scuola di Amatrice”.

Ma negli stessi momenti in cui, tra le macerie di Amatrice, davanti alla scuola ci si appresta al tagli del nastro, a Trento monta già la polemica. Un comunicato stampa della consigliera provinciale Manuela Bottamedi è a dir poco critico. Lo riportiamo integralmente:
“Siamo i più fighi d'Italia?? Wooowww!! Siamo velocissimi nel fiondarci ad Amatrice e costruire in tempo record la scuola?? Benissimo!! Abbiamo un'Autonomia "da capolavoro"?? Fantastico!!
Ora dimostriamo altrettanta velocità, amore ed efficienza nel sistemare le tante scuole malconce del Trentino, nel riaprire le guardie mediche e i reparti maternità, nell'abbassare i ticket sanitari, nel dare servizi e sicurezza ai trentini. Siamo maestri nel curare la vetrina e la promozione mediatica.....ora occupiamoci un po' di più del retrobottega”.
A stretto giro la prima replica. È firmata da Andrea Maschio, consigliere 5Stelle in Comune a Trento. “Trovo inappropriata, inopportuna e tempisticamente offensiva la boutade della consigliera Bottamedi. Ironizzare e porre del sarcasmo in una fase così critica e drammatica per una parte del popolo italiano – afferma Maschio – mi sembra davvero triste. Legare un momento di puro aiuto in una fase di emergenza ad argomentazioni strumentali sulla nostra autonomia è vergognoso. A volte – conclude il consigliere - si farebbe miglior figura a pesare meglio le parole, o magari a tacere”.