Sardagna, palla al centro. Dopo un mese di lavoro i profughi sfidano a calcio il Bondone
Nel tempo si sono instaurati legami di conoscenza e rispetto fra i rifugiati ospiti alle Caserme austro-ungariche di Viote e la Pro Loco Monte Bondone. Sembra che fra le fila della squadra dei rifugiati scenderanno in campo anche due professionisti nel loro paese di origine

TRENTO. Voci di corridoio narrano che questa sera a Sardagna due calciatori professionisti nel loro paese di origine si esibiranno fra le fila della squadra dei rifugiati e metteranno in scena tecnica, abilità e potenza fisica nella sfida contro le rappresentative di Sardagna e Sopramonte.
Il progetto solidale Proloco Proworld ha infatti portato ad un legame di conoscenza e di rispetto, capace di far nascere l'idea di organizzare un evento finale per ritrovarsi ancora una volta insieme. Questo sarà lo spirito del triangolare amichevole fra la squadra dei rifugiati e la rappresentativa di Sardagna e Sopramonte previsto oggi con fischio d'inizio fissato alle 18 al campo sportivo di Sardagna.
"E' stata un'iniziativa positiva - spiega Sergio Costa, presidente della Pro Loco Monte Bondone - i ragazzi ospitati alle Caserme di Viote sono intervenuti e hanno prestato servizio in numerose aree. Grazie alla loro manodopera, gratuita per legge, sono state sistemate diverse zone che altrimenti non avrebbe curato nessuno".
Il progetto Proloco Proworld, organizzato dalla Pro Loco Monte Bondone in collaborazione con la Cooperativa Atas, Cinformi, Croce Rossa Italiana e Consorzio Lavoro Ambiente volgerà al termine questo mese ed già tempo di bilanci. Il progetto ha visto 15 giovani richiedenti asilo coinvolti per un mese, con la supervisione di un team di soci della Pro Loco come capisquadra, in attività di risanamento e sistemazione di alcune aree del Monte Bondone.

I rifugiati hanno ripristinato alcuni sentieri del Monte Bondone ormai impraticabili, imbiancato il sotto passo pedonale delle Rocce Rosse, sistemato le voliere alle caserme austro-ungariche delle Viote, pulito e tagliato l'erba in diverse zone di Vaneze e Viote.
"La partita di calcio a 7 è un momento di unione e condivisione - conclude il presidente - al termine di un percorso durato un mese che ha inoltre migliorato il biglietto da visita del Bondone e creato dei legami. Questo progetto è stato inoltre oggetto di un servizio di TelePace".
Il tifo non mancherà, visto che bambini e signore ospitati alle Caserme scenderanno dalle Viote a Sardagna per sostenere la loro squadra e si saprà se ciò che si dice intorno alla presenza di giocatori professionisti sarà vero.