Rovereto pronta a brillare, domenica saranno 1.200 gli evacuati per la bomba
La zona rossa avrà un raggio di 700 metri. L’ordigno risalente alla seconda Guerra Mondiale è ancora armato. Si tratta della seconda operazione nell'arco di un anno per Rovereto

ROVERETO. La città della Quercia è pronta per il secondo disinnesco in appena un anno. Domenica 2 ottobre si svolgeranno infatti le attività di brillamento della bomba d’aereo da 500 libbre di fabbricazione statunitense, residuato bellico inesploso, rinvenuta in località Vallunga nel Comune di Rovereto lo scorso 20 giugno.
L’ordigno risalente alla seconda Guerra Mondiale si trova in buono stato di conservazione ed è armato con una spoletta anteriore ed una posteriore.
L'operazione denominata "Turris II" e affidata al colonnello Luigi Musti, comandante del secondo reggimento genio guastatori Alpini, prevede l'evacuazione di 1.200 cittadini che saranno accolti nel centro di raccolta per gli sfollati allestito in via Benacense, tra l'ex scuola edile e la scuola Dante Alighieri, mentre il quartier generale dell'operazione si trova alla caserma dei Vigili del fuoco in via Abetone, in quanto la caserma dei vigili urbani in via Parteli cade nella zona gialla.
L'intera operazione prevede la predisposizione della zona rossa delimitata a 700 metri dall'ordigno e la zona gialla a 1.950 metri di raggio da Volano a Santa Maria (l'ospedale resta escluso). Il Commissariato del Governo ha deliberato inoltre dei
I disagi al traffico stradale e ferroviario saranno contenuti al minimo possibile. A riguardo, sono stati adottati provvedimenti per l’interdizione della circolazione dei treni nella fascia oraria dalle ore 9.00 alle ore 12.00 nella tratta Trento - Ala. anche la viabilità autostradale subirà una sospensione tecnica della circolazione per il tempo strettamente necessario.
Il brillamento dell'ordigno, che sarà trasportato presso una cava in località Pilcante, frazione del limitrofo Comune di Ala, avverrà presumibilmente dalle ore 13.00.
Sul sito internet del Commissariato del Governo (Qui informazioni) sono pubblicati i provvedimenti adottati.
Si tratta del secondo intervento di disinnesco, dopo l'esperienza dell'anno scorso dell'operazione nel cantiere Progetto Manifattura di Borgo Sacco che aveva visto la mobilitazione e lo sfollamento preventivo di oltre 5.000 persone.