Rinchiuso nel Cie di Caltanissetta l'autore dell'aggressione al Punto d'Incontro
Era ricoverato in regime di Tso nel reparto di psichiatria. Noto per altri reati, ora è nel Centro di identificazione ed espulsione siciliano

TRENTO. Il 27enne tunisino che nelle settimane scorse ha messo in allarme il Punto d'Incontro, fino a provocarne la chiusura temporanea per motivi di sicurezza, è rinchiuso nel Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta su decisione del questore di Trento.
In un’occasione, l'uomo aveva rovesciato i contenitori del cibo e aggredito con un pugno un’operatrice della mensa dei poveri di via Travai. In conseguenza di questo, dopo alcuni giorni di chiusura, al "Punto d'Incontro" era stato previsto un servizio di vigilanza svolto da guardie giurate. Per il tunisino, si era poi reso necessario il ricovero in regime di Tso. "Lo straniero - si legge nella nota della questura - ha persistito nel tenere comportamenti aggressivi e violenti anche nei confronti del personale sanitario, che ha richiesto più volte l’intervento della polizia".
Il verificarsi di tali episodi ha indotto il questore ad emettere un provvedimento di trattenimento in via d’urgenza a carico del 27enne, considerato "pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di ripristinare in via prioritaria un clima di serenità e tranquillità in città e permettere il regolare svolgimento dell’attività del Punto d’Incontro".
"Il soggetto - scrive la questura - sarà trattenuto nel CIE in attesa della definizione della sua posizione ai fini dell’espulsione dal territorio nazionale. Già noto alle Forze dell'ordine per reati inerenti gli stupefacenti, per ricettazione e rapina, si era reso responsabile in precedenza della violazione della normativa sull'immigrazione. "In quanto clandestino e già colpito da provvedimento di espulsione - se legge nella nota - oltre a vari precedenti penali per lesioni personali, furto aggravato , porto d’armi e oggetti atti ad offendere, resistenza a pubblico ufficiale.