Precipita con il parapendio, appeso a uno spuntone di roccia. E' salvo
In Val di Fassa in azione l'elicottero dell'Aiut alpin dolomites. Salvataggio spettacolare di un 19enne

VAL DI FASSA. Appeso a uno sperone di roccia, sotto di lui 400 metri di vuoto. A tenerlo aggrappato alla parete del versante trentino del Gruppo del Sassolungo soltanto cinque cordicelle, quelle della vela del suo parapendio.
Il giovane diciannovenne sloveno avrebbe voluto volteggiare nel cielo azzurro delle nostre valli ma qualcosa è andato storto. Dopo essersi lanciato da Cima Grohmann il parapendio, per cause ancora da chiarire, è precipitato. Aperto immediatamente il paracadute d'emergenza, è comunque impattato sulla parete di roccia.
Notato da alcuni ospiti del rifugio a valle, è stato lanciato l'allarme che il Soccorso alpino ha subito raccolto. Sul posto è stato inviato l'elicottero dell'Aiut alpin dolomites della Val di Fassa che con un intervento spettacolare lo ha tratto in salvo. Con difficoltà però: l'elicottero infatti non si è potuto avvicinare per il rischio di gonfiare la vela del parapendio e quindi di far precipitare il giovane. I soccorritori hanno quindi raggiunto la vittima scalando, compiendo un delicato traverso.
Arrivati a metterlo in sicurezza, gli uomini del Soccorso alpino hanno constatato che il giovane non presentava particolari ferite. Lo hanno attaccato ad una lunga fune direttamente alla pancia dell'elicottero, era impossibile l'utilizzo del verricello sempre per il pericolo di gonfiare la vela e mettere in pericolo il ragazzo. E' stato così portato a valle dai genitori che hanno seguito in diretta le operazioni di soccorso.
Il giovane deve ringraziare i sui nervi saldi che gli hanno impedito di agitarsi facendolo rimanere immobile per non perdere l'appiglio, e deve ringraziare anche la fortuna che in questo caso è stata decisamente importante per come si è conclusa la vicenda, che per l'altezza dello strapiombo poteva essere tutt'altro che a lieto fine.