Dal parcheggio inutilizzato di via Lidorno a quello mai nato all'Interporto: viaggio sull'asse nord-sud di Trento
Il parcheggio di Trento Sud (servito da bici e bus), costato circa 1 milione e 600mila euro, resta desolatamente vuoto e videosorvegliato, mentre a Trento Nord manca il parcheggio progettato e sbandierato ormai 5 anni fa. Il casello "provvisorio" di Trento Centro è abbandonato e chiunque potrebbe accedere a piedi all'autostrada. Splende solo il parcheggio all'uscita dell'A22 di Trento Sud

TRENTO. Una situazione che definire paradossale è poco. Casello autostradale di Trento Sud: sono le ore 10.30 di un giorno lavorativo di ottobre e il nuovo parcheggio di assestamento di via Lidorno, inaugurato ad inizio giugno e costato poco più di un milione e 600mila euro, è desolatamente vuoto. Il numero di auto in sosta si conta sulle dita di due mani. Sarà un caso? Forse.
Ci spostiamo rapidamente al "vero" parcheggio che serve il casello di Ternto Sud, inaugurato cinque anni fa. Le auto parcheggiate sono molte di più, ma gli stalli liberi abbondano.
Ripetiamo la "visita" qualche giorno più tardi nel corso della mattinata, sempre in un giorno lavorativo e il risultato è il medesimo: l'area di sosta da 155 posti di via Lidorno è vuota e, se possibile, il numero di auto è ancora minore rispetto alla prima volta.
Incrociamo, a questo punto casualmente, una delle sei persone che ha parcheggiato l'auto e sta ripartendo. Candidamente ammette: "E' la prima volta che parcheggio qui, ma non l'ho fatto per comodità. Sono appena stato al Bicigrill per un aperitivo e, volendo fare due passi, ho deciso di fermarmi qui anziché parcheggiare davanti alla struttura. Lo spazio è sempre vuoto e, tra l'altro, all'uscita dell'autostrada non è nemmeno segnalato".
Un rapido controllo e, in effetti, è proprio così: chi esce dall'A22 a Trento Sud vede, alla propria sinistra, il grande parcheggio, ma non gode di alcuna segnalazione riguardo al nuovo spazio di via Lidorno.
Tra il casello di Trento Sud e quello di Trento Nord la distanza è minima (8 chilometri) ma, in tema di parcheggi, la situazione è diametralmente opposta. Nel 2011, proprio in occasione dell'inaugurazione della nuova struttura di Trento Sud, era stata annunciata la costruzione di un parcheggio d'interscambio (pubblicamente le istituzioni avevano comunicato che, addirittura, era già iniziata la fase di progettazione) in grado di ospitare 106 veicoli e l'area, simile all'ex Zuffo, sarebbe stata collegata tramite mezzi pubblici con il centro città.
Cosa sia successo dopo non è dato saperlo ma la realtà, ad oggi, è che il casello di Trento Nord è totalmente sprovvisto di una qualsiasi area adibita alla sosta. Il parcheggio più vicino (a pagamento, tra l'altro) è in via San Sebastian, a circa un chilometro di distanza e non vi sono indicazioni "immediate".
Insomma: chi esce o entra a Trento Nord non ha alcuna possibilità di fermarsi nei pressi del casello nemmeno per il più innocente dei bisogni fisiologici o per un "cambio" maglietta dopo un lungo viaggio o per qualsiasi altra necessità. Le aree dove costruire una zona di sosta erano state individuate già cinque anni fa e la domanda che sorge spontanea è: perché tale progetto non ha avuto seguito ed è rimasta solamente un'idea nelle menti degli amministratori pubblici?
E, tanto per restare in tema di opere incompiute o inutili, risulta difficile comprendere quale sia l'utilità del casello "provvisorio" di Trento Centro, quello situato in località San Nicolò di Ravina, inattivo ormai da cinque anni. La struttura è stata abbandonata ormai da un lustro ed è delimitata da una semplice recinzione "da giardino" (su tutti i lati, quindi non la si può nemmeno considerare come "entrata di servizio"), facilmente superabile.
In poche parole: chi volesse accedere (a piedi) alle corsie dell'Autobrennero non dovrebbe far altro che scavalcare e si ritroverebbe con tanta, troppa facilità sulla rampa che immette all'autostrada. Con buona pace di qualsiasi norma di sicurezza.