Pecore agonizzanti in Bondone, l'M5S: “Sono stati i pastori?” L'Apss: “No, era avvelenamento da sale”
In un video shock le immagini del ritrovamento. Ecco cos'è successo secondo i veterinari dell'Azienda sanitaria

TRENTO. Pecore agonizzanti, alcune già morte, abbandonate a terra tra spasmi e mosche ronzanti. Sono molto scioccanti le immagini che ci sono state inviate domenica e che si riferiscono a un filmato girato il 2 giugno alle Viote sul Monte Bondone. E al girato sono state aggiunte anche delle foto, le stesse che corredavano l'interrogazione del Movimento 5 Stelle a firma di Filippo Degasperi sulla supposta pratica dei pastori di abbandonare le pecore morenti per lasciarle alla mercé dell'orso. Ma che con l'orso non centrano niente e nemmeno con il comportamento dei pastori, parola dell'Apss ufficio igiene e sanità pubblica veterinaria.
Ma andiamo con ordine: ieri abbiamo pubblicato l'articolo Pecore date in pasto all'orso per avere il risarcimento della Provincia nel quale abbiamo preferito non mostrarvi le immagini (ne abbiamo messa solo una, quella che ci sembrava la meno scioccante) allegate all'interrogazione dell'M5S. Oggi dobbiamo farlo per dovere di cronaca. Il video, infatti, c'è stato mandato per dimostrare come davvero i pastori del Bondone abbandonino i loro capi. "Questo – scriveva nella sua interrogazione al presidente Ugo Rossi, Degasperi - sarebbe il risultato della sgradevole pratica di lasciar i capi agonizzanti vagare soli fino a che morte non sopraggiunga. (...) Laddove a venir prelevati dall'orso fossero praticamente solo gli animali moribondi abbandonati sui pascoli si aprirebbe inoltre un capitolo piuttosto spinoso sul tema dei risarcimenti eventualmente richiesti".
Un'interrogazione definita “una vera idiozia” dall'assessore provinciale all'agricoltura e foreste Michele Dallapiccola. “Le pecore non sono cani – aggiungeva - che possono essere spinte ad andarsene da sole nel bosco, sono animali da gregge". Stessa opinione sostenuta dal pastore del Bondone Luca Giuliani: "Nessuno di noi sacrificherebbe una sua pecora all'orso. E' una fesseria. Anche perché ottenere un risarcimento per attacco da orso è molto difficile. A me ha già ucciso 15 capi e al momento abbiamo ottenuto il risarcimento (che varia dai 100 ai 160 euro per unità) solo per 5".
Il video, però, parla chiaro: le pecore ci sono, effettivamente sono in pessime condizioni, alcune sembrano già morte e sono effettivamente lasciate sole, agonizzanti. Abbiamo cercato, quindi, di capirci qualcosa di più interpellando uno dei medici veterinari della Azienda sanitaria, uno di quelli che vengono chiamati sul campo quando succedono queste cose e che fanno i sopralluoghi dopo le scorribande dell'orso. Si chiama Matteo Amadori ed è uno dei dirigenti dell'ufficio igiene e sanità pubblica veterinaria dell'Apss: "Siamo noi che interveniamo quando un pastore ci chiama per un problema a un animale - spiega - e siamo noi che interveniamo dopo gli attacchi da orso. Onestamente questa ipotesi che i pastori lascino andare le pecore malate o anziane nei boschi per essere mangiate dall'orso per intascarsi, poi, il risarcimento mi sembra un'eresia. Il pastore riesce ad ottenere il risarcimento solo dopo accurate indagini: lui può anche dirci che un suo capo è stato sbranato dall'orso ma se non si trova, per esempio, la targhetta distintiva attaccata alle orecchie della pecora, che dimostra che era sua, non riceverà niente. E poi chi assicura il pastore che l'orso passerà proprio in quel bosco, proprio in quel momento e che non verrà, invece, anticipato da volpi, uccelli o altri predatori. Insomma mi sembra un'idea davvero assurda".
E il video? “Lo ho fatto visionare ai nostri tecnici e al collega che era intervenuto quel giorno. La situazione filmata, è riferibile un episodio di avvelenamento da sale, complicato, a diagnosi effettuata, da una Clostridiosi. In quel caso era stata chiesta la consulenza dell’Istituto Zooprofilattico e tutto era stato condotto secondo le previste procedure e quindi cura, dove possibile; abbattimento e smaltimento delle carcasse presso ditta autorizzata per i capi compromessi”. Svelato l'arcano.