Oltre 30 chili di bombe e proiettili della Grande Guerra nello zaino, denunciati
Due uomini sono stati colti dal personale del corpo forestale di Tione con al seguito materiale bellico recuperato dallo scioglimento dei ghiacciai. Tanti i controlli in questi giorni nei pressi del Carrè Alto e delle Lobbie

TIONE. Sono stati numerosi i sequestri e le denunce relativi alla raccolta illecita di reperti bellici della Grande Guerra. Il personale del corpo forestale dell'ufficio distrettuale di Tione ha operato nelle zone in prossimità dei ghiacciai presso il Carrè Alto e delle Lobbie ed è intervenuto in questo periodo dell'anno perché è massimo, ora, il ritiro dei ghiacci legato alla fine dell'estate.
In particolare sul ghiacciaio di Lares a quota 3.000 metri, sono stati fermati e identificati due uomini residenti in provincia di Treviso che avevano riempito i loro zaini con 30 chilogrammi di materiale bellico: dalle bombe a mano (5), alle cartucce di fucile (150 e ancora armate), ai proiettili calibro 65 di artiglieria e ad altri. Gli uomini rischiano una pena da due a dieci anni di reclusione.

Un' altra operazione è stata condotta il giorno 9 settembre sulla vedretta del Lares dove è stato fermato un uomo residente in provincia di Modena intento a raccogliere vario materiale restituito dal ghiacciaio tra cui schegge di bombe, scatolette ed altro.
Il 10 settembre infine gli agenti forestali, coadiuvati dal custode forestale di zona, hanno fermato in Val di Borzago un uomo residente in provincia di Brescia, già denunciato in passato per reati inerenti alla raccolta e porto di reperti bellici, intento a trasportare materiale risalente alla Grande Guerra, asportato in precedenza dal ghiacciaio del Carè Alto.
Anche questo materiale è stato sequestrato e successivamente consegnato al Museo della Guerra Adamellina di Spiazzo. Oltre alla denuncia penale che ha fatto seguito alla prima operazione, in tutte e tre sono state contestate anche violazioni amministrative. I servizi di vigilanza proseguiranno fino a quando non avverrà il cambio di stagione. Con le prime nevicate saranno nuovamente custoditi i reperti di 100 anni fa.