Oggi sposi: Partick e Giorgio hanno detto Sì
Celebrata davanti al sindaco di Trento la prima unione civile del Trentino. Andreatta: "Questo traguardo non avrebbe valore senza il vostro amore"

TRENTO. “Questo è il punto di arrivo di un percorso fatto di amore e sentimento”. È questo il senso, per il sindaco Alessandro Andreatta, dell'unione civile che si è celebrata oggi a palazzo Geremia. Patrick e Giorgio si sono sposati, la prima coppia omosessuale trentina a dire “Sì, lo voglio”.
Sono arrivati a piedi, accompagnati dalle due testimoni di nozze, due loro amiche. Vestiti di blu, tonalità diverse, entrambi con una rosa bianca all'occhiello. Belli come il sole. Felici come può essere felice chi taglia un traguardo dopo anni che corre. Perché la corsa per i diritti, la lunga marcia che ha portato il Parlamento all'approvazione della legge Cirinnà, l'hanno percorsa anche loro, tutti e due attivisti di Arcigay.
Ad aspettarli davanti al portone del municipio una piccola folla di parenti e amici. Tra loro William e Vittorio, che aspettano da più di 40 anni di potersi sposare. Toccherà a loro sabato prossimo, “volevamo vedere come funziona”, dicono. C'è anche Paolo Zanella, presidente di Arcigay. “È un momento importante, un passaggio storico. Ma soprattutto un giorno di grande felicità”.
Nella sala a piano terra del comune si entra in largo anticipo. “Mancano ancora dieci minuti”, fa notare il sindaco agli sposi. Allora prende tempo, approfitta per scusarsi in anticipo: “È una cosa nuova anche per me. Se avrò qualche incertezza vi prego di perdonarmi”. Poi spiega come si svolge il rito, “e per la solennità del momento, quando pronuncerò la dichiarazione ci si alzerà in piedi”.

E il momento è veramente solenne. La fascia tricolore, la formula scritta sulla pergamena. Il sindaco inizia la celebrazione con queste parole: “Ho voluto essere presente io stesso a questa prima unione per dare un segnale. Ma oggi – continua – non mi interessano gli aspetti ideologici o legislativi, oggi mi interessa la dimensione della gioia, che è la stessa gioia delle persone presenti che vi vogliono bene”. “Questo passaggio, questo traguardo non avrebbe nessun valore se non ci fosse il vostro amore. Un amore che ha una storia” afferma Andreatta. “Oggi però ne prendiamo atto”, continua il sindaco. “Oggi, con un passaggio pubblico, vi assumete delle responsabilità davanti a tutta la comunità”.
Tutti in piedi, ora la formula di rito: “Signor Giorgio Guzzetta, dichiara di voler costituire l'unione civile con il signor Partick Fongarolli?”. “Sì”. “Signor Patrick Fongarolli, dichiara di voler costituire l'unione civile con il signor Giorgio Guzzetta?””Sì”. Si scambiano gli anelli, sorridono. Il sindaco dà atto dell'unione e scatta l'applauso. E poi si baciano.
Tra la platea gli occhi rossi di chi non ha resistito alla commozione. “Nemmeno li conosco ma questa cosa mi commuove”, dice un giornalista presente. Il sindaco augura “tutta la felicità” ai novelli sposi. “Da oggi le attese dei singoli si trasformano nell'attesa della coppia che condivide un progetto. Vi auguro tutta la felicità”. Ad aspettarli in via Belenzani le bolle di sapone soffiate dagli amici e dai parenti che hanno continuato a galleggiare nell'aria mentre Patrick e Giorgio ricevevano i baci e gli abbracci di tutti i presenti.