Le Apt annaspano e aprono fidi, ma a quando i finanziamenti?
Le aziende di promozione turistica sono in attesa dei criteri e della distribuzione dei contributi provenienti dalla tassa di soggiorno. Per ora la Provincia ha già versato "solo" 6 milioni rispetto ai 17 del 2015

TRENTO. Le Apt boccheggiano e sono costrette ad aprire fideiussioni bancarie. Il tutto in attesa della pioggia di contributi provenienti dalla tassa di soggiorno introdotta, non senza polemiche e scetticismo, lo scorso 1 novembre 2015.
Nessuna novità infatti, ancora, dalla giunta provinciale per quanto riguarda criteri, quantificazione e, soprattutto, distribuzione dei finanziamenti.
“In linea generale le Apt sono tranquille – spiega Luciano Rizzi, presidente dell'Apt Val di Sole e coordinatore dei presidenti delle Apt e dei Consorzi Pro Loco -. Non nascondiamo che alcune realtà sono più in difficoltà di altre per via dell'attuale contrazione del contributo e la mancanza di fondi, ma precisiamo che la situazione è serena. E' altrettanto pacifico però che tutti gli attori sono in attesa delle assegnazioni per questo 2016 e contiamo di incontrare a breve l'assessorato per entrare nel dettaglio”.
La Provincia ha infatti già versato 6 milioni e 400 mila euro, ma ormai in molte realtà la cassa piange e le aziende di promozione sono corse ai ripari aprendo fidi e linee di credito per finanziare le attività, spesso delineate nei consigli di amministrazione un anno prima, basandosi anche sui contributi provinciali.
“La Provincia è venuta incontro e tante Apt hanno aperto un fido a tasso agevolato. Questo ha garantito fin'ora una certa sicurezza, ma ormai si è agli sgoccioli”, dice Rizzi.
“Come accade per tutte le aziende pubbliche e private, anche le Apt (giuridicamente private, ma compartecipate dalla provincia e dai rispettivi comuni d'ambito) hanno aperto una linea di credito. Anche in questa fase però le aziende di promozione non sono state lasciate sole dalla Provincia, anzi hanno avuto un trattamento privilegiato. Grazie all'accordo siglato fra Provincia, Apt e Cassa Centrale sono stati aperti dei fidi a tasso agevolato molto favorevoli dell'1% - spiega l'assessore Michele Dallapiccola.
Un dato è però certo: i contributi provinciali sono calati, passando da 17 milioni e 400 mila euro del 2015 agli attuali 6 milioni e 400 mila di euro già anticipati. La differenza dovrebbe provenire appunto da quanto generato dall'imposta di soggiorno a carico degli ospiti in Trentino e introdotta ormai da quasi un anno.
“L'attuale congiuntura economica delle casse provinciale è risaputa. Tuttavia è stato assicurato un ulteriore paracadute per le Apt. Questo è un anno prova, quindi nel caso in cui la tassa di soggiorno non dovesse garantire il gettito preventivato – prosegue Dallapiccola -, la Provincia assicura comunque gli importi minimi dell'anno scorso. Un problema quest'ultimo che non dovrebbe porsi. L'estate è andata oltre le aspettative: se la stagione del 2015 è stata salutata come record di presenze, quest'anno è andata ancora meglio, quindi le risorse a disposizione degli enti saranno maggiori. Ci vuole solo un po' di pazienza per l'iter”.
La tassa di soggiorno, importo che varia a seconda dell'ambito di competenza dell'Apt, avrebbe dovuto esordire prima dell'estate 2015, ma la giunta provinciale si trovò a posticipare il varo al 1 novembre 2015. L'obiettivo della tassa è proprio quello di finanziare, in accordo e aggiornamento con la legge provinciale del 2002, la promozione turistica del Trentino.
“Le rimostranze sulla tassa di soggiorno sono presto rientrate. La preoccupazione e l'incertezza iniziale ha lasciato presto spazio alla certezza che si sia intrapreso la scelta giusta per finanziare il turismo trentino. Le polemiche sono ormai alle spalle – continua Rizzi -. L'ospite ha percepito il valore della tassa di soggiorno, soprattutto, per il grande ventaglio di servizi presenti in Trentino: un grosso aiuto in questo senso è arrivato dalla Guest Card (una tessera omnicomprensiva che permette all'ospite che pernotta nelle strutture ricettive di visitare senza spese oltre cento tra musei, castelli, parchi naturali e diverse attrazioni, oltre i mezzi pubblici urbani, extraurbani e treni in Trentino)”.
“Ormai è trascorso un anno dall'introduzione della tassa di soggiorno - prosegue Dallapiccola - e si può tracciare un primo bilancio di un'esperienza sicuramente positiva. I servizi e la Guest card sono un vanto del Trentino. Grazie anche alla capacità e chiarezza degli operatori l'ostacolo tassa di soggiorno è stato superato brillantemente. Non sono mai pervenute infatti al nostro assessorato segnalazioni particolari” - .
L'incertezza a questo punto si sposta sulle assegnazioni per l'anno in corso e le tempistiche dei versamenti per ridare ossigeno ai conti delle Apt.
“In linea generale è tutto sotto controllo. La situazione e il dialogo con la Provincia è positivo e continuo - conclude Rizzi -. Non ci illudiamo, siamo consapevoli che la tassa di soggiorno esiste da poco e quindi è giusto concedere il tempo per prendere le contromisure. La nostra richiesta piuttosto è trovare un sistema per versare i soldi in tempi rapidi quando tutto sarà a regime. Quest'anno i numeri e le presenze sono positive, quindi i soldi a disposizione delle Apt, che potranno gestire e disporre come meglio credono visto che non ci sono più vincoli sull'utilizzo, saranno di più”.
“Sicuramente accolgo le istanze del presidente Rizzi e condivido anche lo spirito costruttivo delle richieste formulate Apt. Siamo però in una fase di inizio e la tassa di soggiorno è stata una novità anche per la Provincia e per Trentino Riscossioni. E' inevitabile un lasso di tempo dell'armonizzazione contabile, ma sarà garantito il rispetto del bilancio fra cassa e competenze”.