La neve inaugura il nuovo Rifugio Antermoia
Costruito nel 1902 a 2,497 metri di altezza, i lavori erano iniziati nel 2014. Bassetti (Sat) "Lavori importanti per un rifugio molto apprezzato"

Un'atmosfera davvero magica quella che ieri ha accompagnato la restituzione alla comunità , dopo due anni di lavori, del Rifugio Antermoia. A far da cornice al momento di festa, infatti, è arrivata la neve che ha offerto a tutti i visitatori un paesaggio davvero idilliaco. Costruito nel 1902 a 2.496 metri di altezza, il rifugio Antermoia è presente nel gruppo del Catenaccio, nel bacino idrografico della Val di Fassa, e rappresenta una della tappe preferite per gli appassionati di montagna.
I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2014 ed hanno riguardato l'intero edificio con un potenziamento dei posti disponibili per magiare e per dormire. “Sono stati lavori importanti – ha spiegato Claudio Bassetti, presidente della Sat – perché l'intero edificio risentiva del tempo e aveva bisogno di una riqualificazione complessiva dal punto di vista architettonico. C'era poi una parte che era stata aggiunta negli anni '80 che doveva essere sistemata perché strideva con l'ambiente circostante”.
I lavori, come già detto, sono iniziati nel 2014 con non poche difficoltà a causa delle notevoli nevicate invernali e delle piogge estive. L'intervento ha visto la demolizione di una parte del rifugio, la ristrutturazione complessiva degli interni e il rifacimento del tetto.
“Ora il rifugio – ha spiegato il presidente Bassetti - si presenta in maniera più consona rispetto l'ambiente. Noi siamo soci sostenitori di Dolomiti Unesco e il nostro sforzo va nella direzione del migliorare quelle che sono le strutture che sono all'interno di questo territorio”. Al nuovo Rifugio Antermoia possono oggi dormire 62 persone e sono a disposizione ben 70 posti a tavola. La spesa complessiva dei lavori è stata di 1 milione e 700 mila euro

“Per il rifugio Antermoia – ha chiarito il presidente della Sat Claudio Bassetti – abbiamo fatto un ragionamento particolare. Nel 2000 la Sat aveva deciso con una mozione di non ampliare più i propri rifugi. In questo caso, però, abbiamo fatto una deroga a questa decisione perché all'Antermoia c'è una forte richiesta da parte delle persone che vogliono fermarsi e dormire”.
All'inaugurazione di ieri erano presenti oltre il presidente della Sat Claudio Bassetti, anche il presidente dell'Associazione Gestori dei Rifugi del Trentino, Ezio Alimonta, la Procuradora del Comun general de Fascia e altri rappresentanti delle istituzioni.

Proseguirà anche nei prossimi mesi il lavoro della Sat per rendere i rifugi presenti sul nostro territorio, sempre più funzionali e accoglienti per i visitatori. Nel 2017 terminerà l'intervento al rifugio dello Stivo, nelle Alpi meridionali. Un'altra partita importante saranno i lavori del rifugio Boè in alta Val di Fassa, nel gruppo del Sella. Un rifugio, quest'ultimo, molto frequentato con 80 posti letto .
“Per noi della Sat – ha concluso Bassetti – i rifugi sono un bene collettivo. Riescono ad attrarre persone e fanno lavorare anche il fondovalle oltre a rappresentare un elemento identificativo della nostra montagna”.