Incendiate 9 auto delle Poste. La Uil: "E' il secondo attacco in pochi mesi. Il sindaco convochi il comitato di sicurezza"
Presa di posizione della Uil del Trentino e Nazionale in solidarietà di Poste Italiane: "Dopo l'attacco doloso di giugno scorso ai tre uffici postali di Trento 9, Rovereto e Mori oggi si è corso il rischio di esplosioni pericolose per le persone. Questa violenza non rientra della normalità trentina"

TRENTO. Dopo quanto successo all'alba di oggi, il devastante incendio di nove Panda appena consegnate alle Poste di Trento, arrivano le prime prese di posizione: la Uil del Trentino e la UilPoste Nazionale esprimono, infatti, solidarietà a Poste Italiane ed ai dipendenti.
"Rispetto al nuovo attacco doloso perpetrato nella notte scorsa - comunica la Uil -, presso la Direzione di Filiale di Trento, dopo quello del giugno scorso ai tre uffici postali di Trento 9, Rovereto e Mori. Sono andate distrutte nove nuove autovetture aziendali e si è corso il rischio di esplosioni pericolose per le persone e le strutture civili ed aziendali limitrofe. La Uil e la UilPoste Nazionale chiedono a questo punto che il sindaco ed il Commissario del governo convochino urgentemente il Comitato Provinciale per la Sicurezza, non rientrando atti di tale violenza e pericolosità nella fattispecie della “normalità trentina”. Fiduciosi di una forte attività di reazione da parte della Magistratura e delle forze dell’ordine chiediamo alle autorità locali di alzare da subito il livello di guardia e la vigilanza, onde evitare, nel limite del possibile, altri episodi violenti che abbiano come teatro le strutture di servizio pubblico, che possano mettere a rischio le persone che vi lavorano, la cittadinanza tutta ed il servizio di Poste Italiane".