Il ragazzo ferito: "L'agente ha sparato quattro volte"
Il legale del 17enne colpito dal proiettile chiede l'identificazione dell'agente.

TRENTO. Il vigile urbano “ha sparato quattro volte, non una”. Lo afferma la famiglia del ragazzo di 17 anni che la notte del 3 luglio si è trovato nei glutei il proiettile partito dalla pistola di ordinanza di un agente del Corpo di polizia locale di Trento. Non un semplice colpo di avvertimento, quindi. Per questo il legale della famiglia, Giuseppe Benanti, ha sporto querela contro ignoti per lesioni aggravate. Il ragazzo ha riportato infatti una ferita guaribile in venti giorni.
I fatti sono noti. Ignorato l'alt ad un posto di blocco allestito dagli agenti all'altezza di Montevideo, una FiatQubo con a bordo quattro ragazzi, risultata poi rubata, è stata inseguita da una pattuglia di vigili urbani attraverso il Bus de Vela quando, allo svincolo di Cadine, si è ribaltata. Uno dei ragazzi è stato fermato, mentre gli altri, tra cui il 17enne, sono fuggiti addentrandosi nella boscaglia. Il colpo di pistola (o i colpi, secondo la versione della famiglia) sarebbero stati esplosi in questo momento, durante l'inseguimento a piedi. “A scopo intimidatorio – ha sempre sostenuto la Polizia locale – sparando verso il basso un solo colpo”. La versione del ragazzo è però differente. Sia sul numero di colpi sia sulla dinamica dell'azione.
Il legale della famiglia, rivolgendosi su incarico della madre del ragazzo ferito alla Procura della Repubblica, chiede l'identificazione dell'agente che ha premuto il grilletto. Sarà il pm Davide Ognibene a valutare se procedere con l'archiviazione della querela oppure con l'indagine sul poliziotto che ha estratto l'arma.