Il maghetto piace a tutti, anche a Trento Harry Potter va a ruba
Le vendite dell'ottavo libro procedono a gonfie vele anche nei negozi cittadini. Tanti gli appassionati e i collezionisti

TRENTO. Il 24 settembre anche Trento è stata investita dall'”uragano Harry Potter”. E non poteva essere altrimenti, visto il successo mondiale riscosso dai precedenti 7 libri. “Harry Potter e la Maledizione dell'Erede” è l'ottava uscita della serie e segue a otto anni di distanza quello che si credeva fosse il libro finale (“Harry Potter e i Doni della Morte” ndr) della saga del “maghetto” più famoso dai tempi di Mago Merlino.
“Il tasso di vendita è veramente alto – ci dice Luisa Giordani, responsabile del reparto adulti alla libreria Ancora – l'uscita in Inghilterra e tutto il circolo mediatico ha creato un'attesa incredibile per questo volume anche da noi”.
“Harry Potter ormai ha un pubblico molto affezionato, quasi mirato – afferma Mario Serafini, titolare della libreria Ubik - e l'ultimo libro si vende molto bene”.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la libreria Giunti Al Punto di via Oss Mazzurana che conferma il quadro generale per voce di Anna Boninsegna: “Le vendite sono davvero ottime, tanto che abbiamo dovuto eseguire un riordine: in negozio abbiamo ancora soltanto dieci copie”.

Una platea di lettori vasta, che nel corso degli anni ha seguito Harry Potter passare da giovane speranza nel mondo della magia a padre di famiglia. “Il 'maghetto' abbraccia un pubblico ampio – comunica Luisa -. E' trasversale a tutte le generazioni. I più giovani si avvicinano alla saga forse per il cinema oppure per il clamore mediatico, mentre tanti altri sono cresciuti leggendo le gesta di Harry Potter. La fascia forte resta comunque quella 14 – 18 anni”.
“Il pubblico è molto eterogeneo, composto anche da anziani – conferma Anna - Certamente la maggior parte dei clienti è affezionata al mago. A mio avviso entra anche in gioco l'aspetto del collezionismo: tanti vogliono poter riporre il volume sulla mensola, accanto ai capitoli precedenti”.
Un libro sui generis, non in prosa come i precedenti capitoli, ma una pièce teatrale, un copione vero e proprio: “Ma questo non ha influito sulle vendite. I casi di clienti che poi hanno deciso di non acquistare il libro si contano sulle dita di una mano” - comunica Luisa Giordani.
“Noi abbiamo fatto molta informazione per non creare spiacevoli inconvenienti, ma il fatto che il libro sia in forma di drammaturgia non ha inciso negativamente sulle vendite – ricordano alla libreria Giunti Al Punto - e neppure la possibilità di acquisto tramite e-book ha rallentato le vendite. Anzi, piuttosto abbiamo avuto qualche caso di clienti che ha preferito non comprare la pubblicazione per non 'rovinare' il ricordo della prima serie oppure qualche ricordo legato al periodo di lettura”.
Un settore che dopo un periodo di crisi, sembra mettere fuori la testa dalla sabbia. Secondo i dati Nielsen per l’Associazione italiana editori, il mercato ha registrato infatti nel periodo gennaio-maggio un +0,7%, che secondo gli uffici studi dell’Aie, salirebbe a un +1,6 considerando anche gli e-book.
“Il clamore mediatico suscitato da Harry Potter rappresenta un'operazione importante – fanno sapere dalla libreria Ancora - perchè avvicina il pubblico al gusto della lettura. Stimolate nella mente, le persone si riabituano di nuovo a entrare nelle librerie: i libri sono come le ciliegie, uno tira l'altro: bisogna solo di riaccendere la macchina”.
“L'acquisto di Harry Potter è abbastanza mirato – conclude Anna - ma ci può essere una correlazione all'interno del segmento. In questo caso succede che i clienti, partendo dal “maghetto” si appassionino poi al genere fantasy e acquistino altri autori oppure titoli”.