Flash mob in piazza Battisti tra musica, arte e il "cubo Caritro"
Cento performer hanno animato e vivacizzato piazza Battisti interpretando Trento e la nuova prospettiva della Fondazione Caritro che si costruisce su quattro principi: ricerca, istruzione, cultura e volontariato. Manfredi: "La Fondazione crescerà ancora"

TRENTO. Quasi cento performer hanno animato e vivacizzato piazza Cesare Battisti interpretando Trento e la nuova prospettiva della Fondazione Caritro attraverso il flash mob: un invito inoltre ad incontrarsi, vivere il contesto urbano, lavorare in rete per una città vitale e innovativa.
"Abbiamo iniziato oggi un percorso, molto particolare e inserito nell'ambito di Trento Smart Week - dice Filippo Manfredi, trentacinquenne direttore generale della Fondazione Caritro -. Un'iniziativa organizzata alla fine di questa settimana dedicata all'innovazione e alla tecnologia con la finalità di far conoscere la Fondazione e il periodo di forte cambiamento che sta affrontando. La Fondazione in questo contesto è ben rappresentato dal cubo posizionato in piazza Battisti: uno sguardo della città, dei dettagli e dei luoghi nei quattro settori in cui operiamo e in cui crediamo come la ricerca, l'istruzione, la cultura e il volontariato".
La Fondazione Caritro ha voluto esordire in questo percorso con il flash mob e l'evento Let's meet, dove sono state tante le energie e le anime messe in campo, a partire dalle note dell'Inno alla Gioia eseguite dalla Rovereto Wind Orchestra, il flash mob curato da Impact Hub Trentino e i perfomer del Collettivo Clochart guidati da Michele Comite. Tutti hanno lavorato per realizzare il cubo condito dalle immagini realizzate dal fotografo Massimo Giovannini.
L'unione di queste forze hanno infatti accompagnato la nascita, pezzo dopo pezzo, di un grande cubo raffigurante nelle sue facce altrettanti scorci della città legati ad ambiti che la rappresentano: l'offerta culturale, la ricerca all'avanguardia, il sostegno delle fasce più deboli, l'istruzione e la riqualificazione urbana.
Caritro infatti è diventata una fondazione bancaria e sostiene 200 associazioni meritevoli del territorio, ma "il percorso è appena cominciato e abbiamo intenzione di allargare il nostro raggio d'azione. I prossimi appuntamenti sono un convegno universitario per affrontare la Grande Guerra e Cesare Battisti, appuntamento che si concluderà con la rappresentazione teatrale di Castelli (29/30 settembre), quindi il 1 ottobre "Porte Aperte alla Fondazione". A dicembre lo spettacolo "Romanzo d'infanzia" il cui incasso sarà devoluto all'Associazione Bambini di Chernobyl, mentre il nostro fiore all'occhiello è "Welfare a km zero": 250 realtà impegnati nella progettazione partecipata attraverso laboratori in un percorso volto a sostenere e rafforzare la cultura e la pratica del volontariato nella società trentina" - conclude Manfredi.