Ferrovia della Valsugana: Ferragosto rovente
Il Gruppo Misto interroga il presidente del consiglio provinciale per il trattamento del personale, mentre La Lega Nord organizza una conferenza stampa per chiedere maggiore tutela dei capotreni e la presenza della Polizia sui convogli

TRENTO. Le ferrovie della Valsugana non trovano pace. L'aggressione del capotreno e il disastro avvenuto in Puglia infiammano la tematica legata alle condizioni di lavoro, sicurezza e gestione delle tratte in Trentino.
Il Gruppo Misto capeggiato dal consigliere Claudio Cia evidenzia come la gestione diretta da parte di Trentino Trasporti Esercizio Spa di alcune corse della ferrovia della Valsugana avrebbe generato una serie di tensioni in ambito lavorativo e sindacali.
Il cuore del contendere è riconducibile alle diverse caratteristiche contrattuali fra i dipendenti della società controllata dalla provincia rispetto al personali Rfi: "I ferrovieri "nazionali" hanno già scioperato in tempi recenti nel tentativo di indurre a non accettare il contratto - capestro offerto, ma alla fine i sindacati hanno firmato accettando condizioni di lavoro svantaggiose rispetto ai colleghi. In questo modo la la qualità complessiva del servizio è stata pericolosamente livellata verso il basso, costituendo al contempo un precedente per la tutela dei lavoratori e i futuri rinnovi contrattuali".
Diverse e ancora irrisolte sono le questioni sul tavolo, come la forte differenza nello stipendio, che può superare i 600 euro in meno per i colleghi "trentini" oppure la formazione del personale che segue un iter completamente diverso: i dipendenti di Trentino Trasporti risultano infatti qualificati dopo corsi della durata di pochi mesi in contrapposizione agli oltre tre anni di esperienza obbligatoria maturata fra lavoro e corsi per i "nazionali".
Altro nodo del contendere riguarda le condizioni del lavoro. Non sempre viene garantita la presenza di due persone in cabina e il capotreno si trova spesso costretto a svolgere il controllo dei biglietti, esponendosi al rischio di aggressioni e violenze.
La Lega Nord indice invece per oggi alle ore 16.00 presso la stazione dei treni di Trento per chiedere maggiori tutele per i ferrovieri e la presenza della polizia sui treni regionali.